I VENDICATORI:
KANG

di Fabio Volino

Introduzione
La mia prima saga a solo dedicata ai Vendicatori, con protagonista il loro più celebre avversario. Una storia che si è rivelata fondamentale nell' economia della testata. Buona lettura!

 

Capitolo Primo
PROVE DI CONQUISTA

Quando è stato che il destino ha deciso di rivoltarsi contro i Vendicatori? Forse ha voluto punirli per il fatto di non aver impedito il massacro degli innocenti di Ultron in Slorenia o forse semplicemente la ruota improvvisamente ha smesso di girare a loro favore. Dapprima la loro base è stata distrutta da Machinesmith e solo in questi giorni si sta ultimando la sua ricostruzione, poi hanno perso credibilità per via dell' affare Triune, infine hanno dovuto piangere due compagni caduti: Photon e soprattutto Capitan America. Il dolore è ancora presente in loro, ma devono andare avanti, perché il loro più grande nemico è pronto a fare la sua mossa decisiva. Una mossa mortale.

Palazzo dei Vendicatori.

"Cosa dovrei fare?" chiede una stupita Janet Van Dyne, alias Wasp.
"Hai capito bene" ribatte Scarlet "Riprendere la leadership di questo gruppo. Cap, il vero Cap, l' ha affidata a me prima di… andarsene, ma io non mi sento ancora pronta a sostenere una simile responsabilità. Iron Man è troppo impegnato con la sua nuova azienda. Occhio di Falco è troppo impulsivo. E gli altri non hanno la necessaria esperienza. Nessuno di noi ha forse l' esperienza che hai maturato in questo senso".
Wasp scuote il capo:"Devo ancora riprendermi dalla perdita di Cap, inoltre ultimamente Hank è più distante del solito. E poi sai come la penso sulla attuale formazione, mi pareva di essere stata chiara".
"Ecco, è soprattutto per questo che lo faccio: per farti capire il tuo errore. Hai basato un tuo giudizio su una persona che conosci a malapena in base ad un futuro alternativo che non sei nemmeno certa si verificherà. Io questo lo chiamo pregiudizio".
"Un attimo, io…". Ma poi Wasp tace: forse Wanda Maximoff non ha tutti i torti, eppure lei non ha vissuto ciò che ha vissuto lei. Tuttavia non può fare a meno di chiedersi se anche lei non sia in errore: il modo in cui Songbird ha affrontato i contraxiani malvagi nello spazio, l' abilità con cui era riuscita pochi giorni prima a sconfiggere un nuovo criminale, Scream, non sono atti che un criminale incallito farebbe. Oppure è solo una facciata?
"In questo caso quella donna sarebbe la più grande attrice di questo mondo" pensa Janet "Ed io una donna cocciuta che non sa guardare più in là del suo orizzonte".
"Va bene" afferma allora Wasp "Se gli altri sono d' accordo, sono disposta a comandare il gruppo. E lo faccio soprattutto per tenere d' occhio certi elementi".
"Ne ero certa" dice sorridendo Scarlet "Ed ora andiamo a riferirlo agli altri".
"Wanda…".
"Sì?".
"Sei proprio certa di non avere le capacità di guidare i Vendicatori?".

Giardino del Palazzo.

Questi cortili hanno visto passare molti esseri particolari: dei, dee, malvagi criminali, leggende viventi e… alieni! Una nuova inquilina del palazzo, la contraxiana Kaina, sta esaminando con attenzione i vari fiori presenti sul terreno, come se per lei fossero meraviglie inimmaginabili.
"Cosa stai facendo?" chiede Jack Hart, alias il Fante di Cuori, che le è vicino.
"Avevo dimenticato quanto bella fosse la natura del vostro pianeta" risponde Kaina "Soprattutto i fiori, i loro colori sono quanto di più bello abbia mai visto".
"Non ci sono fiori sul tuo pianeta?".
"Purtroppo la crisi solare che tu hai risolto tempo fa devastò a suo tempo la flora e la fauna di Contraxia, rendendolo praticamente un pianeta deserto. Ed è solo quando perdi la bellezza che ti accorgi delle sensazioni che ti suscitava, della gioia che ti dava anche il solo vederla".
"Hai sofferto molto in questi anni?".
"Come pensi si senta una persona che scopre l' amore della sua vita e lo perde d' improvviso?" afferma Kaina un po' turbata "Ma non ti preoccupare, non ti imputo alcuna colpa, anzi, quel che ti fece il mio popolo non ha scusanti: accolse il suo figliol prodigo e lo cacciò subito in malo modo. Nessuno sarebbe in grado di perdonare un comportamento del genere. Però la tua assenza ha lasciato il segno: un tempo sentivo qualcosa per te, ora questa sensazione è scomparsa".
Il Fante, colpito da queste parole, sta per andarsene, ma prima deve porre una ultima questione:"Perdonami, ma come mai indossi il costume di Photon, fin da quando siamo atterrati qui?".
"È l' eroina che ti ha salvato la vita, sacrificando la propria: io ed il mio popolo siamo in debito con lei e questo è il nostro modo per renderle grazie. Perdona ora una mia domanda, Fante: pur avendo apprezzato l' ospitalità dei Vendicatori, mi sono stupita di come mi abbiano accolta in maniera… cordiale e non capisco perché".
"Perché i Vendicatori non sono un semplice gruppo di supereroi" risponde Jack "Sono un gruppo di persone unite, di amici che si sostengono lungo la strada ed intervengono in aiuto degli altri se c'è n'è bisogno. E gli amici dei loro amici sono anche loro amici. Non ti devi stupire di ciò, solo accettarlo. E ricambiarlo, se puoi".

Da qualche parte.

Dapprima è il buio, poi alcune luci intense la riportano alla coscienza. E decisamente non è un buon risveglio quello che accoglie Karla Sofen, visto che davanti a lei c'è il suo rapitore, Kang il Conquistatore. Moonstone si ritrae, ma Kang pare aspettarsi questo suo atteggiamento. E sorride.
"Cosa vuoi da me?" chiede Karla "Sappi che…".
"Karla Sofen" inizia Kang "Alias Moonstone. Anche nota come Meteorite. Ex membro dei Thunderbolts e dei Signori del Male. Affermata psichiatra e… notevole manipolatrice. Decisamente un ottimo curriculum".
Moonstone appare interessata a questo discorso:"Come mai ti interessano i miei trionfi?".
"Un generale deve avere una conoscenza perfetta dei suoi alleati".
"Alleati? Sarei tua alleata? E cosa te lo fa pensare?".
"Il fatto che ti offra quello che hai sempre desiderato" risponde Kang "Il potere".
Il lampo di un sorriso appare sul volto di Karla:"Credi che questo mi accontenti?".
"Sì" risponde seccamente Kang "Ma oltre a ciò ti offro qualcos' altro: l' origine della pietra Moonstone".
Il sorriso di Karla si tramuta in una espressione di stupore.

REvolution, ufficio personale di Tony Stark.

"A cosa devo la tua visita, Clint?" chiede il celebre inventore davanti ad un Occhio di Falco in abiti civili.
"A questioni personali, personali dei Vendicatori".
"Su chi, specialmente? Anzi, no, fammi indovinare: Henry Peter Gyrich". Clint annuisce. "E su cosa dovremmo discutere in special modo?" chiede poi Tony.
"Osserva la realtà, amico mio: quell' uomo ci renderà la vita impossibile. Di più, vuole la nostra fine come gruppo. Non mi stupirei se, anche in questo momento, stesse complottando alle nostre spalle. Te ne sei accorto o le ispezioni sulla fondazione Maria Stark ti sono sfuggite?".
"Non mi sono sfuggite affatto. Ma per Gyrich è stato solo tempo perso. Ti conosco, Clint: hai qualcosa in mente. E, chissà come, sono certo che non sia nulla di buono".
"Aspetta che esponga la mia idea prima di giudicare, del resto ciò che sto per dire non potrà che essere a fin di bene. Sai, pensavo che potremmo approfittare della tua persona, non Iron Man, ma Tony Stark. Insomma, sei una persona molto influente nell' ambiente finanziario e politico. E pensavo che, insomma, una piccola donazione alle giuste persone e un favore in cambio con cui…".
"No!" ribatte piccato Tony.
"Lo so, non è certo il gesto più nobile di questo mondo. Ma onestamente commetteremmo un errore? Forse lo commetteremmo se non allontanassimo da noi Gyrich il più presto possibile. Vuoi essere responsabile della fine dei Vendicatori, Tony? Dovremo piangere in futuro altri compagni caduti?".
"Non voglio essere responsabile della caduta degli ideali che sorreggono questo gruppo, piuttosto. Clint, mi chiedo se a volte gli insegnamenti che hai ricevuto da Capitan America siano serviti. Intendiamoci, so che anche per te propormi ciò deve essere stato una decisione molto sofferta e so che è l' ultima cosa che vorresti accadesse. Ma pensa un attimo: i Vendicatori, fondati sulla giustizia, sul vendicare appunto i torti che i codardi riservano ai deboli, che usano un mezzo illegale. Un mezzo da codardi. Diverremmo ciò che combattiamo, anche se questo andasse indiscutibilmente a nostro vantaggio. Il modo migliore di affrontare i burocrati idioti come Gyrich, invece, è dimostrare loro chi siamo veramente: e allora non ci saranno restrizioni che tengano. Fermo restando che non dobbiamo farci ingabbiare in limitazioni che compromettano la nostra missione: se ci fossimo comportati così di certo non saremmo andati al salvataggio del Fante di Cuori. Infine un' ultima cosa, Clint: i Vendicatori non possono finire. Anche se restassero senza mezzi o aiuti sono certo che gli ideali da loro diffusi in questi anni sopravvivrebbero in altre persone, che li porteranno avanti. Quindi ci attende un compito importante, amico mio, non sprechiamolo prestando attenzione ad un idiota come Gyrich. Crede di fare la voce grossa e invece è solo un fantoccio nelle mani di un potere più forte che però su di noi ha pochissima autorità. So che le tue parole sono state dettate dal dolore di queste ultime settimane, ma ti prego di seppellirlo dentro di te e ritornare ad essere quel valoroso eroe che sei in realtà".
Clint sorride:"Dannato capitalista, il discorso che hai fatto ha capovolto la mia prospettiva in un batter d' occhio: si vede che bazzichi negli ambienti che ho detto. Hai ragione, il miglior modo per combattere Gyrich è non prestargli attenzione. Però sei diverso da tutti gli altri: qualsiasi altra persona avrebbe seguito il mio consiglio".
"Non sono un affarista spietato, è vero: quello esisterà in un altro universo e di certo non è un essere degno di rispetto. Tu credi dunque che io sia un affarista dal cuore d' oro? Allora sono un anacronismo vivente. Ben felice di esserlo! Ed ora andiamo, c'è una riunione che ci aspetta".

Tetto del Palazzo dei Vendicatori.

Scarlet allarga le braccia, provando a entrare in contatto con l' ambiente che la circonda. Si sta allenando sempre più ad intensificare le sue capacità magiche e l' entrare in sintonia con la natura è quanto di più difficile si possa concepire: deve entrare in comunione con ogni foglia, ogni albero, ogni altro elemento che sia nelle vicinanze. Di certo una città come quella di New York, però, non offre molte possibilità. Ma Scarlet non può fare a meno di avvertire il dolore delle altre persone, la sofferenza per i recenti eventi a loro capitati. In alcuni, però, vede anche la speranza: hanno la tenacia di voler andare avanti, non si fanno piegare nemmeno dal più tragico dei fatti. È questo il vero potere dell' uomo comune, un potere che a volte in lei difetta.
"Persa in profonde elucubrazioni, lady Wanda?". Una voce possente, ben nota alla donna: quella di Thor il Dio del Tuono, che calando dal cielo ancora una volta si unisce ai suoi compagni di Midgard.
"È sempre un piacere rivederti, Thor" lo saluta Scarlet.
"Anche se ultimamente i motivi della mia visita non sono sempre piacevoli. Anche stavolta, purtroppo. Ciò che più rattrista il mio cuore è il non aver avuto la possibilità di chiarire alcune questioni in sospeso con Capitan America, da quando me ne andai in malo modo dopo aver sconfitto Pagan. Il fatto è che avvertivo dentro di me, non so come ma lo sentivo, che la mia Asgard presto sarebbe stata in grande pericolo. E dovevo correre a difenderla. Così è stato, ma ciò non scusa il mio vile gesto. E ora non posso scusarmi con chi sicuramente è rimasto più colpito da esso".
"Il valore da te dimostrato durante la Guerra dei Mondi ha dimostrato pienamente quello che era il tuo valore, tutto il resto ormai non conta più".
"Sono anche venuto per dirvi che nel prossimo futuro dovrò dedicarmi sempre più alla mia natia Asgard e per questo prendo congedo a tempo indeterminato dal gruppo, forse anche da Midgard stessa. Sai, ultimamente ho forse scoperto qual è il mio vero ruolo nel cosmo e, come se non bastasse, ho ritrovato la mia famiglia, la mia vera famiglia. Ho scoperto di essere un padre, ed un marito, solo per vedermi scivolare via di mano ciò che con fatica avevo riacquistato. Ma non intendo arrendermi: voglio continuare a combattere, per avere ciò che mi spetta. Per sentirmi pienamente completo. Come uomo, più che come dio. Spero tu mi capisca".
"Sì: so come ci si sente a perdere la propria famiglia" dice Wanda.
Thor capisce subito a cosa si riferisce e sa che è meglio non approfondire l' argomento: dunque rotea il suo martello, crea un vortice e vi entra. Non prima di dire:"Invero non ho mai conosciuto donna più forte e decisa di te, lady Wanda!".
Wanda accenna un sorriso. Ma ora è tempo che i Vendicatori si riuniscano.

Quarantesimo secolo.

"Cosa ne sai tu della pietra Moonstone?" chiede Karla Sofen.
"Come ho detto prima, un buon comandante deve saper conoscere i suoi alleati in ogni loro minimo particolare" risponde Kang "Anche in quelli che essi stessi ignorano. Solo così la guerra e la conquista possono divenire un' arte, una collaborazione tra persone valorose per un ideale più grande".
"Non avevi accennato prima alla guerra".
"È il mezzo più rapido per ottenere il potere" ribatte Kang "Allora, vuoi ancora sapere la verità sulla pietra che ti dona questi poteri?". Karla non fa in tempo ad annuire che Kang continua:"Inizia tutto molto tempo fa, prima ancora della nascita stessa dell' umanità. Ma già altre razze erano presenti nel cosmo ed avevano raggiunto un livello di conoscenza inimmaginabile. Una di queste erano i Kree, ah quel lampo nei tuoi occhi mi fa capire che questo discorso ti appassiona molto, dicevo i Kree: concepirono un manufatto di grande potere, un piccolo monolito dai diversi colori, capace di attingere ai quattro elementi della natura. Un manufatto troppo ambito perché non divenisse la scintilla di un sanguinoso conflitto interno, senza vincitori né vinti. I massimi governanti decisero allora, onde evitare altri eventi simili in futuro, che il monolito venisse suddiviso in quattro pietre, ognuna per ogni elemento della natura, e spedito in un sistema solare in cui la vita era ancora allo stato primitivo, il vostro sistema. E così fu: una parte finì sulla Luna, come ben sai, le altre sulla Terra. Ma il destino a volte gioca strani scherzi e mentre i Kree, immemori delle lezioni che la loro storia aveva insegnato loro, continuavano a lottare tra di loro per un insensato dominio, le quattro parti del monolito vennero ritrovate".
Karla Sofen è sempre più interessata a questo discorso.

Sala delle riunioni dei Vendicatori.

Wasp osserva il gruppo che si appresta a comandare nuovamente: il suo sguardo si sofferma soprattutto su Songbird, che ricambia con un sorriso. Janet allontana allora i suoi occhi e li posa su alcune carte che ha davanti. Il primo impegno di un buon leader è quello di allontanare da sé ogni forma di pregiudizio, spera di poterlo fare al più presto possibile.
"Molto bene" esordisce Wasp "Innanzitutto do il benvenuto a voi tutti. C'è una questione che vorrei risolvere al più presto: ultimamente abbiamo subito delle defezioni e i nostri ranghi vanno ricompattati. Dunque volevo chiederti, Fante di Cuori, se accetti di entrare nel gruppo, di modo tale da arrivare a sette componenti".
Jack Hart si alza:"Sarebbe un onore per me, spero di poterlo meritare".
Wasp si rivolge agli altri:"C'è qualcuno contrario a questa decisione?". Nessuno obietta. "Allora" continua Janet "Benvenuto nei Vendicatori, Fante di Cuori. Per quanto riguarda la tua… sorvegliante Kaina, se lei vorrà la ospiteremo nel palazzo finchè troveremo una sistemazione migliore".
Poi il tono di Wasp si fa più grave:"Ed ora passiamo ad un altro importante argomento: questo nuovo Capitan America apparso alla ribalta. Inutile che vi dica, e credo sarete d' accordo con me, che voglio scoprire al più presto chi sia e con quale diritto porta un nome appartenuto al più grande degli eroi. Questo sarà un compito prioritario, ma dovremo occuparci anche di Graviton. È apparso recentemente a Los Angeles, dove ha affrontato Capitan Marvel e pare anche Molecola, finendo esiliato nello spazio. Ma non appena riapparirà dovremo catturarlo: è un pericolo troppo grande per tutti".
"E per quanto riguarda Kang e Moonstone?" chiede Occhio di Falco.
"Purtroppo su questo versante ci sono poche novità: Kang sa essere un nemico insidioso come pochi e ignoriamo dove sia in questo momento e cosa abbia intenzione di fare con Moonstone. Siamo persino incerti se costei sia una sua alleata o nemica. Ma Abner Jenkins e Iron Man sono comunque riusciti a rintracciare le tracce cronali di Kang e, quando riapparirà nel nostro tempo, lo sapremo subito ed agiremo di conseguenza".
"Fuor di metafora, non possiamo fare nulla per ora" afferma Falco. Wasp è costretta ad annuire.

Quarantesimo secolo.

Kang continua il suo racconto:"Il primo frammento, il più grande di tutti, venne ritrovato da un uomo primitivo. A guardia di esso vi era un alieno a cui i Kree avevano dato il compito di sorvegliare la pietra. Ma fu tutto inutile: il primitivo la frantumò ed una scheggia di essa si piantò nel suo sterno, rendendolo immortale. Divenne allora un cacciatore di mostri, adottando il nome della pietra da lui ritrovata: Bloodstone, la pietra della terra".
Ulysses Bloodstone, sì, Karla ne aveva sentito parlare, ma credeva fosse solo una leggenda.
"Dopo che Bloodstone" prosegue Kang "Perse la vita combattendo un mostro generato dalla stessa Pietra di Sangue, questa venne in seguito usata da Helmut Zemo, un uomo che conosci bene, per ridare vita a suo padre. Alla fine la Pietra di Sangue parve apparentemente distrutta da un uomo di nome Crossbones".
Cala il silenzio.
"E le altre due?" chiede Moonstone.
"Ho catturato la tua attenzione, vero?" sorride Kang "Ne ero certo. Le altre due, le pietre del fuoco e dell' acqua, note anche come Pietra Alfa e Pietra Omega, non vennero ritrovate che alcuni secoli dopo e furono usate da un criminale infimo: il primo Basilisco. Coi soliti propositi di distruzione del mondo: follia, che gusto c'è a distruggere qualcosa quando è molto più appagante conquistarla? È stato ucciso da un assassino di criminali, gli inetti come lui non hanno futuro. Infine c'è la tua pietra, la Moonstone, quella dell' aria. Per questo sei intangibile. Lloyd Bloch, il precedente possessore, non era degno di gestire un potere del genere e ho come l' impressione che la pietra lo sapesse".
"Intendi dire che in qualche modo è senziente?".
"Questo lo dici tu, Karla Sofen" ribatte Kang, che poi si reca verso un palco chiuso da una piccola tenda "Ma ora lascia che ti faccia una piccola sorpresa". E, scostando la tenda, appaiono le altre tre pietre. "Le ho recuperate dai flussi temporali, poi ho cercato una persona adatta a contenere le loro energie. E quella persona sei tu, Karla Sofen".
"C'è un trucco, vero?" ribatte Moonstone "Qualcosa che non mi vuoi dire".
Kang richiude la tenda:"Va bene, io non ti voglio costringere a far nulla. Se hai deciso di rinunciare…".
"Aspetta, spiegami solo perché!".
"La pietra ha scelto te, le pietre hanno scelto te, Karla Sofen. E il luogo dove stiamo andando è a te noto".
"Quale?".
Kang tende la mano:"Vieni con me".

Palazzo dei Vendicatori.

"Songbird" chiama Wasp.
La nuova componente del gruppo si volta, per nulla impaurita:"Dimmi, Wasp".
"Senti…" inizia Janet quasi titubante "Credo sia apparso chiaro a tutti che di fronte a te ho delle remore. Potrei cercare di spiegarti perché sia così, ma non farei altro che mascherare quello che è un mio limite. Spero che tu contribuisca a farmi cambiare idea al più presto".
"È difficile dimostrare di essere cambiati dopo tanto tempo che si è percorsa una certa via, vero?".
Wasp annuisce:"È vero, ma sarò la prima a riconoscere di avere sbagliato, se me lo dimostrerai".
"Quel momento arriverà molto presto" conclude Melissa Gold.
Poco più in là avviene un colloquio tra due amanti che stanno per ritrovarsi l' un l' altro:"Dunque hai avuto un colloquio chiarificatore con Visione?" chiede Wonder Man.
"Esatto, e sono felice che tutto ciò sia giunto ad una conclusione che non ferisce i sentimenti di nessuno. Era ciò che più temevo" risponde Scarlet.
"Questo vuol dunque dire che...".
"Mi occorre un po' di tempo, Simon. Ammetterai che non è stata una decisione facile da prendere per me e dunque mi occorrono alcuni giorni per... adattarmi".
"Ti capisco. Ricorda, comunque, che per ogni problema io sono qui, di fianco a te".
"Non è quello che hai sempre fatto, ultimamente?" conclude felice Wanda.

Un pianeta.

Il teletrasporto non è una esperienza nuova per Moonstone, ma la sensazione di vuoto rimane sempre la stessa. Per Kang, invece, è una cosa abituale.
"Ecco" inizia il conquistatore "Siamo nel ventunesimo secolo, nel pianeta da cui partirà il mio dominio".
"Mi sembra familiare" dice Karla.
"Certo, ci sei già stata un tempo: questo è il pianeta Kosmos" annuncia Kang. E, prima che Moonstone possa ribattere, estrae le tre pietre:"Allora, sei pronta per esse?".

Note dell' Autore: Qualche appunto: prima di questa storia ha fatto il suo debutto il nuovo Capitan America, Jeff Mace (Capitan America & USAgent, Capitan America MIT 1). Thor compare qui in un dietro le quinte del settimo episodio della sua serie MarvelIT, dopo l' incontro con Jane Foster e prima che Ercole chieda il suo aiuto. Ulysses Bloodstone era un cacciatore di mostri, apparso in alcune storie Marvel degli anni '70 (V. anche "Caccia alla Pietra di Sangue").
In seguito a questa storia i Vendicatori compaiono su Avengers Icons 3. Poco dopo aiutano Namor a riappropriarsi della Oracle (Difensori 15/18, Difensori Annual 1).

 


Capitolo Secondo
CONQUISTA

Pianeta Kosmos.

"Sei pronta per esse?" chiede Kang.
Karla Sofen osserva la Pietra di Sangue, la Pietra Alfa e la Pietra Omega, tre dei quattro frammenti di un monolito Kree caduti secoli prima sulla Terra e sulla Luna e simboleggianti gli elementi della natura. Uniti, possono donarle un grande potere che, ne ha la certezza, nasconde anche una controindicazione: ma è anche sicura di potervi fare testa, come sempre ha fatto davanti alle difficoltà. Sin da quando era una allieva del Dr. Faustus, capì che non avrebbe mai intrapreso la strada imboccata anni prima da suo padre, sempre al servizio di persone che lui odiava. Lei no, invece, lei si sarebbe affrancata da ogni autorità, da ogni persona dispotica che avesse cercato di sottometterla. Lo ha già fatto con Faustus, con Lloyd Bloch, con Zemo, con Occhio di Falco: lo farà anche con Kang e le pietre saranno il mezzo attraverso cui attuerà questo fine.
"Sì, sono pronta" risponde dunque Moonstone.
"Molto bene" afferma compiaciuto Kang "Questo è il momento che entrambi attendiamo da una vita, il momento in cui mettiamo in gioco noi stessi e la nostra dignità per conquistare ciò che più bramiamo".
"E tu cosa brami?".
"La conquista assoluta".
"E perché mai?".
"Perché non riesco a pensare ad altro" risponde Kang "L' epoca in cui sono nato è un' epoca noiosa, priva di sfide. Io, invece, desideravo molto di più, un qualche obiettivo ambizioso, difficile da raggiungere, che non riuscivo mai a trovare. Finché l' incontro con un mio antenato non cambiò la mia vita, mi fece cambiare prospettiva, mi fece diventare il Conquistatore che oggi sono".
"E hai conquistato o è solo un vuoto titolo?" chiede Karla con un ghigno sul volto.
La risposta sprezzante di Kang la zittisce:"Il mio impero si estende lungo i millenni, un impero di cui mi sono impossessato sconfiggendo tutti coloro che mi hanno ostacolato, si chiamino Zzarko, Commissione per l' Invarianza Temporale, Delubric Consortium o Alioth. Ho vinto perché ho dimostrato di essere il migliore di tutti loro. E perché riesco a trovare una soluzione ad ogni problema che attiri la mia attenzione. È successo anche ultimamente: ti avevo scelto come colei che avrebbe assorbito le Quattro Pietre quando scoprii che eri stata fatta prigioniera da un gruppo criminale guidato da una donna con un mantello rosso. Probabilmente te la saresti cavata, ma non volevo correre alcun rischio. Occorreva intervenire senza troppi sconvolgimenti: ed il mio apporto si concretizzò nella chiave che aprì le tue manette".
Moonstone sgrana gli occhi:"Sei stato tu?".
Kang annuisce:"Ma ora basta perdere tempo". Si inginocchia e posa a terra le tre pietre in suo possesso.
"Cosa dovrei fare esattamente?" chiede Karla Sofen.
"Desiderarle dentro di te: null' altro" risponde Kang.
Moonstone osserva le tre pietre davanti a lei. Deve desiderarle: ma come? La risposta le giunge quasi immediatamente, deve solo pensare al fatto che, se riuscirà ad entrare in contatto con esse, il tutto non potrà che andare a suo vantaggio. Dunque, deve solo essere sé stessa. Karla si concentra, immagini del suo passato le affollano la mente, immagini da cui poi emerge la Pietra Kree dentro al suo corpo. Altre tre pietre sono intorno ad essa e Karla le vede unirsi in una sola grande pietra. Ed il processo ha inizio: i tre frammenti si sollevano da terra come animati da una imperscrutabile magia, poi si dirigono verso il corpo di Moonstone, fondendosi poco dopo con essa. La Pietra di Sangue si conficca nel suo sterno, la Pietra Alfa si piazza al centro della sua testa, infine la Pietra Omega entra nel suo collo. Una aura bianca inizia allora a risplendere e a circondare Karla Sofen, emanante un bagliore così accecante che persino Kang è costretto a ripararsi il volto per la intensa luce.
Alla fine vi è un lampo che avvolge tutta la zona circostante e, quando svanisce, riappare Moonstone: esteriormente l' aspetto è quello di prima, ma dentro il suo corpo si agitano nuove energie, antiche come il tempo, pronte ad emergere.
"Tutto questo è…" per un attimo la donna non trova la parola adatta "Straordinario. Non ho mai provato una sensazione del genere prima d' ora".
"È quello che ti avevo promesso, del resto" precisa Kang "Una nuova vita, una totale rinascita. Un tempo avevi il dono dell' intangibilità: ora, oltre a ciò, hai molto altro. Puoi aprire portali spaziali, lanciare raffiche calorifiche dai tuoi occhi e molte altre cose che scoprirai col tempo. Tutto il tempo del mondo, in quanto le pietre hanno notevolmente rallentato il tuo processo di invecchiamento".
"Perfetto" pensa Moonstone. "Ed ora?" chiede poi.
"Vedi quella città all' orizzonte? Lì vi è il Grande Alveare, che governa i mondi civilizzati di questo pianeta: sarà la nostra prossima preda".
"Allora andiamo subito…".
"Fermati" ordina perentoriamente Kang "La battaglia e la fatica competono agli esseri inferiori, a coloro che tu comandi. Ad esseri superiori come noi spetta unicamente la conquista. E la vittoria". Il tiranno temporale preme alcuni tasti sul suo guanto e, improvvisamente, si aprono tre portali dimensionali dai quali escono, in un flusso costante e quasi eterno, centinaia, forse migliaia di soldati in tenuta da guerra. Sono i lacchè di Kang: esseri liberi che lui ha reso schiavi, ma anche persone che sono semplicemente passate da una schiavitù all' altra. Nonostante ciò, tuttavia, adesso non desiderano altro che combattere.
Kang non deve dire nulla, solo indicare con l' indice della mano destra la città all' orizzonte. Un urlo inumano si eleva dalla fiumana di gente che ha invaso il pianeta Kosmos, poi la terra trema sotto il loro incedere. I Kosmosiani stavano sognando prima di venire attaccati: ora sono stati trascinati in un incubo.

Qualche ora dopo.

Vi sono state urla, lamenti, invocazioni di pietà: tutto inutile. Un manto rosso sangue ricopre un Grande Alveare ormai distrutto e si sta estendendo alle città confinanti. Coloro che hanno provato ad organizzare una resistenza non hanno nemmeno avuto il tempo di pentirsi di ciò. Centinaia di vittime kosmosiane contro le pochissime perdite dell' esercito di Kang: una disfatta totale per Kekà Akeluak, il sovrano di questo pianeta*.

* Apparso in Albi dei Supereroi Mita 4, così come gli altri kosmosiani che verranno citati in seguito.

Ora si trova in ginocchio sul sangue dei suoi sudditi, circondato da guardie che non gli permettono di fare alcun gesto se non piangere.
All' esterno, gli altri kosmosiani sono stati ammanettati o imprigionati: è sempre fondamentale per Kang avere quanti più sopravvissuti possibile, sono altre persone che può schiavizzare. E che gli ricordano ciò che ha ottenuto.
Il tiranno avanza e subito i kosmosiani si ritraggono di fronte alla sua presenza. Qualcuno sussurra:"È l' Uomo Blu". Kang è felice di apprendere che la sua fama lo ha preceduto. Si avvicina al sovrano e lo porta in disparte.
"Chi comanda qui?" chiede Kang.
"I… Io" risponde con paura Akeluak.
Errore fatale. Kang gli spara in volto:"Sbagliato. Qui comando io".
La gente non osa fiatare, per timore di ricevere lo stesso destino. Anche una persona solitamente impassibile come Karla Sofen è rimasta sconvolta di fronte a ciò che ha visto:"Era proprio necessaria tutta questa violenza?".
"Indispensabile, il modo migliore per impedire una ribellione è distruggere il morale di una popolazione" risponde Kang "Da questo momento in poi si decide il nostro destino, Moonstone. Un tempo ogni mia azione era spesso contrastata dal fatto che io avessi un futuro prestabilito, a cui non avrei mai potuto sottrarmi. Ma ultimamente mi sono liberato di questo terribile giogo: ora solo io sono l' artefice del mio destino. Che sarà indubbiamente radioso".
"So cosa hai intenzione di fare su questo pianeta" afferma Karla Sofen.
"Ti hanno raccontato tutto la prima volta che venisti qui, vero? Molto bene, allora le spiegazioni saranno superflue".
"E se tu impedissi che i kosmosiani mandassero un Espansore indietro nel tempo per avvertire del pericolo imminente? È così che sono venuta a conoscenza dei tuoi scopi".
"Non ho affatto intenzione di farlo: se lo facessi creerei un' altra linea temporale e non sopporto di crearmi da me dei nemici. Ogni mio viaggio, un tempo, creava un mio doppione. Alla fine divennero tanti, troppi perché io potessi tollerare ulteriormente la loro presenza. E me ne sono sbarazzato".
"Sì, comunque…" Moonstone si interrompe "In effetti hai ragione". Ha bloccato una domanda dentro di sé: Jikekt, il figlio del precedente sovrano, le aveva rivelato che i kosmosiani erano stati inizialmente avvertiti della minaccia di Kang da un messaggio telepatico. E Karla Sofen non può fare a meno di chiedersi chi lo abbia spedito.

Una settimana dopo.

Kang non aveva decisamente perso tempo: aveva fatto radunare tutti i nativi del pianeta sopravvissuti al massacro e li aveva messi subito al lavoro. Non erano state ammesse pause, né imperfezioni: chi commetteva errori rischiava di fare una brutta fine.
Era stata raccolta una notevole quantità di polline della crescita, composti della stessa materia che tempo prima Hank Pym aveva scoperto e chiamato 'Particelle Pym', sperimentandole sulla propria persona e divenendo Giant-Man. Ma questo è stato tanto, tanto tempo fa: quei tempi più semplici, e per certi versi più ingenui, sono stati sostituiti da un' era più oscura, spietata, in cui pare debba alla fine predominare la malvagità umana e in cui sentimenti nobili come l' amicizia e il valore paiono perduti per sempre.
Esempio vivente i kosmosiani: nessuno sa di ciò che è accaduto loro, nessuno interverrà per salvarli. Sono un popolo destinato a scomparire presto. Una persona, però, potrebbe intervenire: Moonstone. Ma esita: non le interessa salvare questi alieni, certo che no, eppure neppure una persona apparentemente insensibile come lei è restata indifferente di fronte allo spettacolo a cui è stata costretta ad assistere. Un sorriso forzato mascherava il suo enorme disagio. Certo, ogni mezzo per raggiungere i propri scopi, ma sacrificare vite di persone che non ti hanno fatto nulla di male? Ha senso una cosa del genere?
Prima che se ne andasse dai Thunderbolts, fingendo di provare dei sospetti di fronte a Citizen V, ma in realtà in cerca di nuove vie per affermare sé stessa, Occhio di Falco le aveva fatto un discorso. A suo tempo non ci aveva fatto praticamente caso, ma ora…
"Puoi andartene, se vuoi" le aveva detto l' arciere "Ma non dimenticare le esperienze che hai vissuto in questo gruppo. Non lo ammetterai mai, ma ti hanno cambiato. Sono certo che in futuro, di fronte ad eventi a cui avresti mostrato un tempo disinteresse, farai qualcosa per impedirli. O quantomeno penetreranno quella scorza dura che noi chiamiamo cuore".
Sentimentalismo, patetico sentimentalismo. Eppure…
"Forza, alieni del cazzo!" urla un soldato di Kang agitando la sua frusta elettrificata "Ehi, tu, non osare riposarti. Ora te le do di santa ragione!".
"Basta!" grida a sua volta Moonstone, pensando subito dopo "Cosa ho detto?". Ma le parole le sgorgano quasi spontanee:"Smettila di fare il prepotente, ignobile essere inferiore, e lascia un po' riposare questi alieni". Si blocca, poi aggiunge:"Così lavoreranno in modo più efficiente dopo".
Il lacchè di Kang china la testa e non osa replicare.
Su una cosa il tiranno temporale aveva ragione: le pietre sono senzienti. Ma una cosa ignora: che quelle pietre sono state forgiate da mille esperienze, non tutte aberranti. E sono state indossate da più persone, non tutte spregevoli. C'è una cosa che Kang non prevede mai: la variabile umana, perché incalcolabile. E spesso è stato ciò a portarlo alla sconfitta.

Qualche minuto dopo.

Kang osserva i suoi sudditi dall' alto di una torre dell' Alveare ancora intatta dopo l' attacco delle sue truppe. Una visione estasiante per lui. Ad un tratto nella stanza entra Moonstone.
"Mi hai chiamato?" chiede la donna.
"Sì" risponde il tiranno "Questi insetti sono molto efficienti e sanno fare il loro lavoro, se non altro. Sono già pronti degli Espansori".
"Intendi dunque proiettarli nelle ere passate per poterle conquistare?".
"Sì, lo farò. Ma prima intendo testarli contro alcune persone. Contro i Vendicatori".
"Perché mai?" domanda stupita Karla Sofen "Nessuno sa della tua presenza qui: mandare gli Espansori sulla Terra al solo scopo di affrontare i Vendicatori è solo tempo perso".
"Hai detto due inesattezze: non intendo mandare gli Espansori sulla Terra. E non è tempo perso affrontare i Vendicatori. Fin da quando ho messo i miei occhi sulla loro era si sono sempre frapposti fra me e i miei schemi di conquista. Certo, potrei far sì che venissero costruiti centinaia di Espansori e scatenare il loro potere inarrestabile. Ma che gusto ci sarebbe? Dove assaporerei il gusto di piegare, sconfiggere, umiliare il nemico, vera gioia di ogni conflitto, senza la quale ogni guerra può dirsi inutilmente condotta? No, non può essere vittoria piena quella che ti priva di questa sensazione. Devo provarla per l' ultima volta, in maniera definitiva".
"Ed io cosa ne ricavo?".
"La stessa identica sensazione, ecco cosa ne ricavi! Non l' hai mai sperimentata, vero? Non hai mai sentito quanto essa sia inebriante?".
"Tutto ciò che ho visto è stato un tremendo massacro che poteva essere meno cruento".
"Devo iniziare a dubitare di te, Moonstone?".
Karla Sofen si pente delle sue ultime parole, doveva fingere di dar pieno credito alle parole di Kang, perché credesse che la sua lealtà fosse incrollabile. Ora è tutto rovinato, e lei si chiede cosa l' abbia spinta a dire quelle idiozie! "No, ti devo molto ed intendo ripagare questo debito. Permettimi un' altra domanda, però: se non sulla Terra, dove affronteranno gli Espansori i Vendicatori?".
"Qui su Kosmos" è la tranquilla risposta di Kang.
Karla non controbatte:"E come li contatto? Il portale spaziale di questo pianeta è rimasto distrutto in seguito all' attacco del tuo esercito".
"Dimentichi i tuoi nuovi poteri, è giunto il tempo che tu li sfrutti al meglio: se ti concentri, riuscirai a localizzarli. Dì loro di ciò che sta accadendo qui e chiedi loro di recarsi entro tre ore a Central Park. Lì avranno una bella sorpresa".
Moonstone non ribatte ed esce dalla stanza: presto dovrà prendere il controllo della situazione, che si avvia a diventare insostenibile.
Kang non la osserva nemmeno andarsene, è pensieroso:"So cosa stai tramando, Karla Sofen, di usare al più presto i tuoi nuovi poteri contro di me. Mi credi così ingenuo? C'è una cosa che non sai di quelle pietre, che dopo averle assorbite tutte dentro di te diventano una sorta di cancro, che debilita le tue forze fino a prosciugarle del tutto. E la tua vita ha termine. Il tuo destino è già stato deciso. Da me". Poi la vede librarsi in aria e l' immagine di un' altra donna passa nella sua mente, una donna che Moonstone gli ricorda sotto più di un aspetto:"Ravonna".

Poco più in là.

"Dannazione!" esclama un lacchè di Kang.
"Cosa è accaduto?" chiede un altro.
"Uno dei piccoli kosmosiani è fuggito, si è liberato dalla sua prigionia. Non immaginavo fosse così forte. Andrò a riferire…".
"Fermo, idiota! Vuoi perdere inutilmente la tua vita? Lascia perdere, tanto è un bambino. Che male può farci?".
Già, che male può fare un bambino? Forse molto, se questo 'inerme' è Jikekt, figlio dell' ex sovrano del pianeta, che ha già vissuto di persona gli orrori della guerra. E intende far sì che non si ripetano.

New York, davanti al Four Freedom Plaza.

"Ed è stata una esperienza davvero interessante, Abe" afferma Melissa Gold.
"Non mi sembrava che questo Quasar ti fosse così simpatico".
"A volte diamo giudizi troppo affrettati sulle persone: è accaduto anche nel suo caso. Mi sarà utile per il futuro"*.

* V. Avengers Icons 3

"È stato quell' incontro a spingerti a venire qui?" chiede Abe Jenkins, osservando la ritrovata dimora dei Fantastici Quattro.
"Non saprei dirti: questo ufficio mi, ci ricorda il nostro recente passato, ciò che eravamo prima di cambiare. La sua distruzione fu l' ultimo nostro atto ignobile. Ed è bello vedere che, in qualche modo, si è posto rimedio a ciò"*.

* V. Fantastici Quattro 4/5

"Non fu il nostro ultimo errore, purtroppo" afferma Abe.
"Cosa inten…?" poi lo sguardo di Melissa si blocca in una espressione di terrore "È vero, l' uccisione del sovrano di Kosmos da parte di Moonstone. Noi fummo testimoni di ciò, ma non lo abbiamo mai confessato".
"Perché siamo stati zitti?".
"Forse perché temevamo la sua personalità?".
"O forse perché Occhio di Falco non ci aveva ancora indirizzato sulla giusta via. Ed è ragionevole che continuiamo a perseguirla".
"Confessando, dunque?" propone Songbird. Abe annuisce.
"Sì, dobbiamo fare così" continua Melissa "Torniamo al Palazzo e…".
"Non abbiate così fretta!". Una voce gelida, capace di ispirare terrore. Strano se si considera che proviene da una donna di straordinaria bellezza.
"Moonstone!" esclama Songbird. C'è come una aura di malvagità attorno a lei, un' aura che emana un grande potere. Un portale di colore nero è dietro di lei. La gente indietreggia, atterrita di fronte a questo insolito spettacolo.
"Non è stato così difficile trovarvi. Provengo da quel pianeta di cui stavate parlando poco fa. Non se la stanno passando bene i kosmosiani, in questo momento: direi sia giunto il momento che i Vendicatori facciano la loro parte". "Ovvero" pensa tra sé Karla Sofen "Togliendo di mezzo Kang e facendo sì che io diventi sovrana in senso assoluto".
"Cosa è successo? Kosmos è stato attaccato da Kang come ci era stato predetto?" chiede Abe. Il sorriso maligno di Karla è la risposta.
"Ma tu sei stata fatta prigioniera da lui, l' ho visto coi miei occhi! Cosa è accaduto, hai forse sancito un' alleanza con quel despota assassino? Ti rendi conto di cosa hai fatto?".
"Sì, so cosa ho fatto: e l' ho fatto al meglio".
"Perché continui a comportarti come se fossi ancora la vecchia Karla Sofen?" chiede Songbird "Non lo puoi negare: gli ultimi mesi ti hanno cambiata, più profondamente di quanto tu voglia ammettere. Non puoi rimanere insensibile di fronte agli eventi che accadono intorno a te, so che reagirai e lo farai in modo positivo!".
Moonstone osserva la sua ex compagna di squadra per qualche secondo e, per tutta risposta, la colpisce con una raffica di energia. Abe non fa in tempo ad urlare che Moonstone dice:"Ascoltami bene, il pianeta Kosmos è stato conquistato da Kang. Se i Vendicatori intendono fare ciò che il loro nome impone, se hanno a cuore la cara Terra, devono recarsi a Central Park tra poco meno di due ore".
"E se fosse una trappola?" chiede Abe.
"Avete solo un modo per scoprirlo" conclude Moonstone rientrando nel portale.
Una volta scomparsa, Jenkins si fionda dalla sua amata, che però si è ripresa e sorride:"Molto bene, ho fatto ciò che lei era solita fare: le ho instillato il seme del dubbio".

Palazzo dei Vendicatori.

La sola presenza di Henry Peter Gyrich è sufficiente a rovinare la giornata.
"Teoricamente la sua promozione a leader dei Vendicatori, Wasp" afferma l' agente governativo "Avrei dovuto approvarla io. Ma per stavolta non ho nulla da obiettare".
"Già" pensa Janet Van Dyne "Perché credi che, essendo una donna, sarà molto più facile per te soverchiarmi ed umiliarmi. Ma ti accorgerai presto del tuo errore".
"Ed ora chiami a raccolta gli altri Vendicatori" dice Gyrich "Ci sono alcune cose che devo riferire: la caccia a Graviton pare stia iniziando a dare i suoi frutti".
In breve tempo nella sala riunioni giungono Scarlet, Wonder Man, Iron Man, Occhio di Falco ed il Fante di Cuori. Anche sulla sua entrata nel gruppo Gyrich non ha sollevato obiezioni: evidentemente pensa possa risultargli utile per catturare Graviton.
"Dove si trova Songbird?" chiede Wasp.
La risposta arriva subito: la giovane eroina irrompe trafelata nella sala insieme ad Abe Jenkins:"Vendicatori, il pianeta Kosmos è stato assalito da Kang il Conquistatore. Moonstone si è alleata con lui".
"Cosa dici?" chiede Occhio di Falco alzandosi di scatto dalla sua sedia "Non è possibile!".
"Purtroppo è così: l' abbiamo incontrata davanti al Four Freedom Plaza qualche minuto fa. Diceva che, se vogliamo salvare il pianeta, dobbiamo recarci al più presto in Central Park".
"Ed ha prove di questo?" chiede impassibile Gyrich.
"Prove? Certo, decine di persone hanno assistito al nostro incontro con Moonstone".
"Ed immagino che ne avrà portata una qui al Palazzo a sostegno di ciò che dice".
"Stammi a sentire, idiota" dice Falco abbrancando Gyrich per il bavero della giacca "Non c'è tempo per le questioni burocratiche. Non hai la minima idea di ciò che stiamo per affrontare. Lo facciamo per salvarti il culo, te ne rendi conto o no?".
"Se non abbandona la presa sul mio abito firmato entro dieci secondi la allontanerò personalmente da questo gruppo". Falco esegue, seppur di malavoglia. "Molto bene" continua Gyrich "Ed ora, finchè non avremo raccolto prove a sufficienza di ciò che è stato affermato da Songbird, questa missione non verrà approvata e voi non vi muoverete da qui".
"Adesso basta" si alza Wasp "Avere a che fare con un idiota patentato quale è lei sta compromettendo la nostra immagine come gruppo. Cosa ha intenzione di fare? Di trasformarci in miti del marketing? Siamo i Vendicatori, se lo ricorda ancora. E la minaccia posta da Kang è più seria di quella posta da Graviton, Nefaria o chiunque altro. È un tiranno, che non esiterà ad attaccare il nostro mondo. Ma noi lo fermeremo, anche da soli se necessario".
"Se non avrete il mio benestare, ve ne pentirete. Sapete cosa significherà tutto ciò?".
"Soffriremo questo immenso dolore" ironizza Janet "Andiamo, Vendicatori".
"Un attimo" Gyrich non demorde "Iron Man, ciò che farà nei prossimi secondi potrebbe rovinare la reputazione del suo capo… e della sua nuova azienda".
Da dietro la maschera, Tony Stark sorride per pietà:"In realtà ritengo che il mio 'capo' non aspettasse altro che un momento come questo".
"E lei, Scarlet? Seguirà la strada della ragione, la mia, oppure si congederà da me facendomi il gestaccio dell' ombrello, come già fece una volta?".
"Chiaro: seguirò la strada della giustizia, quella percorsa dai Vendicatori" risponde Scarlet "Comunque quel 'gestaccio' all' epoca fu alquanto liberatorio".
"D' accordo, andate pure" pare arrendersi Gyrich "Quando ritornerete striscerete per quanto vi ho fatti cadere in basso".
Wasp non aggiunge nulla. Prima che il gruppo esca dal Palazzo, però, viene bloccato da Abe Jenkins:"Desidererei venire anch' io su Kosmos".
"No, Mach-1" è la secca risposta di Wasp "Ci serve qualcuno che controlli la base in nostra assenza: e tu sei la persona più indicata".
"Ma…".
"Abe, fai come dice" si intromette Songbird "Penserò io… al resto".
Jenkins la osserva in volto, poi china il capo e annuisce:"Mi raccomando, dategliele anche da parte mia".
"Contaci" dice Occhio di Falco.
Nella sala riunioni, Gyrich sorride compiaciuto:"Perfetto" pensa "Proprio come avevo sperato! E ora…".

Central Park, poco meno di un' ora dopo.

Era apparsa come dal nulla, facendo precipitare nel panico la gente che si stava concedendo una breve pausa dal lavoro. Dapprima era solo una sensazione opprimente, come un insistente mal di testa, poi vi è stata come una sorta di forza che spingeva i passanti ad arretrare dal centro del parco. Infine è apparsa: una struttura imponente color bianco, con una sola entrata che sprofonda nell' oscurità. Qualche temerario aveva provato ad avvicinarsi alla struttura, ma nuovamente la forza negativa presente attorno ad essa glielo aveva impedito.
I Vendicatori giungono sul posto e tre di loro rimangono stupiti più degli altri nel vedere tale struttura.
"Cos'è, una specie di scherzo?" chiede Occhio di Falco.
"Cosa intendi dire?" chiede il Fante di Cuori.
"Ho già visto un edificio del genere, solo che era decisamente più grande ed imponente: apparve proprio qui alcuni anni fa e ci trasportò dritti sul Mondo Battaglia dell' Arcano, dove… Ma questa è una storia troppo lunga, te la racconterò un giorno".
"Come mai Kang ha deciso di utilizzarne una copia, allora?" domanda Scarlet.
"Vuole prendersi gioco di noi, probabilmente" propone Wasp "Ricordo che era presente anche lui sul Mondo Battaglia, anzi, probabilmente era una sua copia visto il suo atteggiamento rinunciatario e pavido. Kang vuole farci sapere che le carte del gioco sono in mano sua, che questo è l' unico modo per raggiungerlo. Che dobbiamo fidarci di lui".
"Dunque con tutta probabilità è una trappola".
"Non credo proprio: non è da lui. Vuole affrontarci, non aspetta altro. E noi non intendiamo certo deluderlo. Non voglio però trascinarvi in questa impresa a meno che voi non mi seguiate di vostra spontanea volontà. Chi vuole ritirarsi è libero di farlo".
Ma nessuno osa tirarsi indietro.
"Verrò anch' io con voi" dice in quel momento una voce familiare proveniente da dietro.
"Kaina!" esclama il Fante "Spiacente, ma a quanto pare stiamo per imbarcarci in una impresa…".
"Non intendo discutere" afferma Kaina, ancora nella sua tenuta da Photon "Ho giurato di proteggerti e manterrò i miei doveri".
Il Fante si volge verso Wasp, come a cercare una soluzione al problema. Ma la leader dei Vendicatori, conscia che il gruppo non ha molto tempo da perdere, china il capo:"Vieni pure, ma se ci creerai anche solo il minimo problema ti rispediremo a casa". Kaina annuisce.
"Il problema è se torneremo mai a casa, temo" pensa Iron Man.
"Almeno" afferma Occhio di Falco "Non hai la pelle verde". Kaina lo osserva stupita. "Lascia perdere, è meglio" conclude Clint.
"Molto bene, possiamo andare" dice Wasp.
"Ma a quanto pare c'è come un campo di forza che impedisce a chiunque di oltrepassare la soglia" dice Songbird.
Janet, però, su questo punto non ha dubbi:"Sono certa che noi non avremo problemi a passare: Kang non si fa mancare mai nulla".
E così, all' inizio quasi timidamente poi sempre più decisi, otto persone avanzano verso la struttura. Di fronte al loro passaggio la gente si scosta, finchè i Vendicatori giungono nei pressi del portale che conduce dritti verso l' oscurità. All' improvviso vi è un lampo accecante e un secondo dopo i Vendicatori non ci sono più.
La gente presente rimane stupita di fronte a ciò che ha visto, poi lo stupore si trasforma in terrore quando l' intera struttura scompare davanti ai loro occhi come se non fosse mai esistita.
È l' inizio della battaglia più difficile per gli Eroi più potenti della Terra: forse l' ultima.

 


Capitolo Terzo
ESPANSIONE DELLA CONQUISTA

Central Park.

"Nulla. Nulla di nulla" afferma Mr. Fantastic.
"Detto da te in modo così sintetico, Gommolo" ribatte la Cosa "Mi preoccupa molto".
"Agente" chiede la Donna Invisibile ad un poliziotto "È proprio qui che sono scomparsi i Vendicatori?".
"Precisamente, signora" conferma il poliziotto "C' era questa immensa struttura bianca che nessuno riusciva a toccare, nemmeno ad avvicinare. Poi sono arrivati loro, sono entrati e… sono scomparsi nel nulla! Come la struttura".
"Provo uno strano senso di deja-vu" dichiara la Torcia Umana "Non sei proprio riuscito a scoprire nulla, cognatino?".
"Solo dei residui infinitesimali di tracce cronali che inserite in un contesto iper…".
"Ti preeeeego!" implora Ben Grimm "Traduci subito il tutto in inglese".
"I Vendicatori sono stati portati via" spiega Reed Richards "Probabilmente su un pianeta lontano. O forse in un' altra epoca temporale. Non sappiamo dove essi si trovino, ma soprattutto… non sappiamo come faranno a tornare a casa".

Pianeta Kosmos.

Dapprima il nulla, poi un lampo accecante, infine un paesaggio brullo e deserto che si staglia davanti ai Vendicatori. Per loro è stato come l' aver varcato una soglia tra due mondi. La struttura che ha li ha portati qui sparisce dopo pochi secondi.
"Ed ecco il treno del ritorno che va a farsi benedire" afferma Occhio di Falco "Ma era prevedibile". Poi l' arciere si guarda intorno:"E ora?".
"Ora andiamo a stanare Kang nella sua tana" dice Wasp "In lontananza vedo una città, inizieremo da lì".
Songbird pare esitare, come se dentro di sé avesse un enorme peso a trattenerla: ed è proprio così, un carico morale che è ora di lasciarsi alle spalle:"Devo confessarvi una cosa" inizia attirando l' attenzione di tutti "Sono già stata qui un tempo".

Palazzo dei Vendicatori.

"Devo confessarle una cosa, Jarvis" dice Abner Jenkins "Io e Songbird siamo già stati una volta su Kosmos. È strano, è qualcosa che volevo raccontare da molto tempo, ma solo ora ne ho trovato… il coraggio, sì, il coraggio".
"È stato dopo che vi eravate ribellati a Zemo?" chiede il maggiordomo.
"Esattamente, Occhio di Falco probabilmente le avrà narrato il tutto. Tranne quello che non gli è stato detto!".

Pianeta Kosmos.

"C' era questa guerra civile, come sapete" narra Songbird "E per tornare a casa Moonstone fece un patto col rivale al trono del sovrano di quel tempo".
"Ma non è quello che mi avete detto tu e Abe" dice Clint Barton "Mi avevate riferito che, grazie al vostro apporto nel sedare la guerra civile, vi era stato concesso di tornare a casa". Ma l' arciere già sa che su quella storia è calata una grande menzogna e forse la sua fiducia verso Melissa ne è uscita compromessa.
"Non andò così: il patto prevedeva che noi dovessimo uccidere il sovrano".
Un silenzio di sgomento cala tra i presenti. Poi Songbird continua nel suo racconto:"Solo che, nel momento in cui dovevamo compiere questo atto, io, ma soprattutto Abe, esitammo: ormai eravamo troppo cambiati dentro di noi per poter uccidere a sangue freddo. Disgraziatamente Moonstone non aveva di queste remore".

Palazzo dei Vendicatori.

"E lo uccise" afferma Jenkins "Come se per lei fosse la cosa più naturale di questo mondo*. Ho rivissuto questo evento nella mia mente non

* V. Albi dei Supereroi Mita 4

so quante volte. E solo adesso ho trovato la forza di liberarmene. Forse troppo tardi".
"No, non lo è" ribatte Jarvis "La persona che lei era prima non avrebbe mai confessato una cosa del genere, questo deve riconoscerlo. Ha trovato dentro di sé una nuova forza, che l' ha spinta a ciò. Non nego che sarebbe stato molto meglio ammettere ciò qualche tempo fa, ma l' averlo fatto per me è un atto responsabile".

Pianeta Kosmos.

"Sei una irresponsabile!" accusa Wasp "Per quanto altro tempo ci avresti tenuto nascosta questa notizia, se non fossimo giunti su questo pianeta?".
"Ho sbagliato, lo ammetto" dice Songbird.
"Dovevo, invece, essere io quella che si doveva sbagliare sul tuo conto. Ma così non mi aiuti affatto. Credi che questo ti aiuterà a guadagnare la mia stima?".
"Adesso basta!" esclama Occhio di Falco "Stiamo facendo esattamente il gioco di Kang: prima di affrontare lui, ci stiamo affrontando l' un l' altro. Stiamo minando la nostra stessa fiducia, la nostra unione. È questo che non aiuta, non il fatto che una persona abbia tenuto nascosto un terribile segreto per qualche tempo. È a Kang che dobbiamo pensare ora: e alla salvezza del pianeta Kosmos e dei suoi abitanti. Tutto il resto deve passare in secondo piano".
"Falco ha ragione" interviene Scarlet "Siamo un gruppo e come tale…".
Le parole di Wanda Maximoff vengono interrotte da un boato lontano, che immediatamente si spegne. Poi, dopo qualche secondo, riprende più forte che mai. Ed il terreno inizia a tremare, come scosso da un terremoto. Un terremoto provocato da una parte dei soldati di Kang: sono centinaia, forse migliaia. E i Vendicatori dovranno affrontarli tutti!

Palazzo dei Vendicatori.

È anche questo il compito del maggiordomo dei Vendicatori: saper confortare al momento opportuno. Con i suoi occhi, Jarvis ha dovuto assistere a molti eventi, spesso tragici, in questo imponente edificio: tradimenti, attacchi, pestaggi… Già, pestaggi, anche contro di lui. E l' ombra di Mr. Hyde si staglia nella sua mente per un attimo.
Ma questi cupi pensieri vengono interrotti quando il fedele servitore getta lo sguardo sul giornale di ieri: doveva essere l' argomento principale della riunione di oggi, ma è stato inevitabilmente rimandato. Un vero peccato, perchè se ne sarebbero viste delle belle:

VENDICATORI DELLA COSTA OVEST
LA FORZA DEL DOMANI

Così recita il titolo. Jarvis scorre per l' ennesima volta l' articolo da cima a fondo e alla fine si chiede se non stia vivendo uno strano sogno. Come è possibile che la branca occidentale dei Vendicatori si sia riformata? Come può Gyrich averlo permesso? C'è una persona che, tuttavia, saprà chiarirgli tutto: Hank Pym. Nei giorni scorsi è stato irreperibile, così come gli altri componenti del gruppo, ma ora dovrà rispondere di questo fatto!

Pianeta Kosmos.

Come un fiume che straripa. Così i Vendicatori: incalzati dall' assalto degli sgherri di Kang si separano l' uno dall' altro. Kang è un abile stratega e ha fatto sì che Wonder Man ed il Fante di Cuori, i membri più potenti del gruppo, subissero l' attacco maggiore. E, nonostante la loro imponente forza, trattengono il loro pieno potenziale. Perché, diversamente da Kang e dai suoi guerrieri, in loro vi è ancora umanità.
Ma se loro possono dirsi, in un certo senso, 'fortunati', così non si può dire degli altri. Kaina, nonostante le sue capacità atletiche e fisiche, rapidamente soccombe di fronte ad una carica di dieci guerrieri che la accerchiano da ogni parte, impedendole di arretrare o avanzare. Uno dei soldati la colpisce al volto con una staffa, poi, una volta che l' aliena è a terra, ripetutamente al petto ancora con la sua staffa. Al pestaggio si uniscono ben presto gli altri soldati. Parrebbe la fine per la contraxiana ma, fortunatamente per lei, Scarlet riesce a divincolarsi dai suoi assalitori e a disperdere i violentatori di Kaina. Subito la strega mutante si para davanti a lei, in segno di protezione: l' aliena è a terra, boccheggia, ad un certo punto dalla sua bocca tossisce sangue. E per Wanda è come impazzire: ricorda in quel momento un altro assalto, una folla inferocita che l' accusava di essere una strega malvagia e che la voleva linciare, fino a che un uomo ancora più malvagio la salvò. È sempre la stessa storia: gli esseri pensanti, coloro che a detta di molti dovrebbero usare la logica, in realtà non attendono altro che la minima scintilla per attizzare il fuoco. E sfogare la loro rabbia interiore contro i primi malcapitati.
"Basta!" sussurra Wanda "Basta!" urla poi e nelle sue mani appaiono due globi di luce che ben presto danno vita ad una tempesta in questo luogo dove i venti sono un evento straordinario. Ma tramutare ciò che è inconsueto in ordinario è compito di Scarlet. La tempesta avvolge in un vortice numerosi guerrieri, che in pochi secondi perdono i sensi. E solo allora Wanda li fa atterrare, e non dolcemente.
"Bravissima, mia cara!" la incita Occhio di Falco, anche lui in netta difficoltà in questo momento. È incredibile: per quanti ne abbatta, altri compaiono al loro posto. Paiono non finire mai. E la sua scorta di frecce è ormai agli sgoccioli. "Non mi deludere, elettrofreccia" raccomanda Clint alla sua arma, la incocca e colpisce un uomo, il cui corpo viene percosso da una forte scarica di corrente, che si trasmette ad altri due uomini vicino a lui, mettendo tutti ko. Falco non fa in tempo a complimentarsi con sé stesso per questo abile tiro che altri sei uomini al servizio di Kang lo circondano: Clint usa le sue ultime frecce per abbatterne quattro, poi inizia ad usare i pugni e, come insolito mezzo contundente, il suo arco. E nel fare così non si accorge che è indietreggiato, fino ad avvicinarsi pericolosamente ad un dirupo. Uno sgherro di Kang ne approfitta e, dopo aver evitato un attacco dell' arciere, lo abbranca strettamente al petto e si lancia oltre il dirupo.
"Clint! No!" urla Wasp.
"Cosa…?" si chiede Songbird che, non appena realizza cosa sia successo, avverte una grande rabbia salire dentro di lei. Una rabbia che trova rapidamente sfogo in un urlo. Un urlo devastante! Come con la tempesta di Scarlet di poco fa anche in questo caso numerosi soldati vengono travolti dall' onda d' urto generata da Melissa Gold che, per fortuna, non coinvolge nessun Vendicatore. Poi, in pochi secondi, Wonder Man ed il Fante di Cuori sistemano gli ultimi sgherri del tiranno temporale.
Passano alcuni attimi di sgomento, i Vendicatori paiono quasi non credere a ciò a cui hanno dovuto assistere e partecipare loro malgrado. La prima a riprendersi è Wasp che ordina:"Wonder Man, vai a cercare Occhio di Falco!". Terminato di dire ciò, si accorge di avere il fiatone, sembra quasi ansimare: è forse la battaglia più difficile della sua vita. Sicuramente la più spietata.
Wonder Man torna dopo alcuni minuti, il volto sconsolato che anticipa le sue successive parole:"Nessuna traccia di Occhio di Falco. Né del soldato che l' ha scagliato di sotto".
"Allora possono essere ancora vivi" dice Iron Man.
"Sopravvivere ad una caduta simile? E come?".
"Non ne ho affatto idea. Ma so una cosa: che Clint è un uomo dalle mille risorse e che in qualche modo è riuscito a salvarsi!".

Grande Alveare.

"Uno spettacolo molto interessante" commenta Kang "I Vendicatori sono tenaci come previsto. Ma vediamo cosa accade se rendo vani tutti i loro sforzi".
"Per quanto ancora intendi rimandare i tuoi piani di conquista?" chiede Moonstone.
"Per tutto il tempo necessario. Che, se tu rimarrai al mio fianco, non durerà a lungo. Comincerò dal tempo da cui provieni tu, Karla Sofen, il ventunesimo secolo. Un' era a cui ho spesso ambito". Quasi come se fosse un gesto studiato Kang accarezza una ciocca di capelli della donna:"Un' era ripiena di bellezza".
Karla lo lascia fare: ha notato un atteggiamento alquanto strano di Kang nei suoi confronti, fin da quando l' aveva catturata. Che quest' essere abietto e spietato in qualche modo si sia infatuato di lei? Bene, se è così, è una cosa che potrà usare a proprio vantaggio.
"Ma ora torniamo alle più pressanti questioni di guerra" afferma il tiranno premendo un bottone sul suo guanto "Ora comincia il vero conflitto".

Più in là.

I Vendicatori si stanno apprestando ad andare avanti quando urla atroci attirano la loro attenzione. Grida emanate da coloro che prima erano loro nemici, i soldati al servizio di Kang, che ora invocano il loro aiuto. Ma è tutto inutile: in pochi secondi i corpi di centinaia di guerrieri vengono arsi vivi e alla fine di loro non rimangono le ceneri che vengono rapidamente disperse dal vento.
Cala il silenzio tra gli eroi: possibile che il loro avversario sia così spietato? L' era da cui provengono è certamente piena di violenza, ma ciò a cui hanno assistito travalica ogni ragione, ogni questione bellica. Questa è follia, vera e propria, mascherata da lucida ragione.
La più affranta di tutti è Songbird, che si accascia al suolo e piange:"Con… Con chi abbiamo a che fare? Non avrei mai creduto che si potesse giungere a tanto. Ha ucciso Clint, ora i suoi uomini, semplicemente perché l' ha voluto! Temo… Temo di non essere in grado di affrontarlo. Anche se non l' ho mai visto, è riuscito a suscitare il mio terrore".
Qualcuno posa una mano sulla sua spalla sinistra. Melissa alza lo sguardo. È stata Wasp!
"Non ti arrendere!" la incita Janet Van Dyne "Non ti arrendere ora! È proprio questo che Kang vuole: fiaccare il nostro animo, fino a quando abbandoniamo ogni speranza e ci consegniamo alla sua tirannia. E questo non deve accadere per nessun motivo! Non sei sola, Songbird, fai parte dei Vendicatori e i Vendicatori rimangono sempre uniti, specialmente nelle avversità. Dammi un motivo per essere fiera di te".
"Clint va vendicato, giusto?" chiede Melissa. Wasp annuisce. Allora l' ex Thunderbolt si rialza:"Giusto, non devo abbandonarmi alla depressione. Migliaia di innocenti di questo pianeta stanno aspettando il nostro aiuto e noi dobbiamo darglielo. Perché se anche noi ci tiriamo indietro di fronte alla battaglia, nessuno potrà contrastare Kang. Andiamo!". E Wasp annuisce più vigorosamente.
"Cosa faremo per Kaina?" chiede il Fante di Cuori, che è accanto a lei.
"È un bel problema, in effetti" afferma Janet "Non possiamo lasciarla qui da sola, del resto non possiamo nemmeno…".
Il suo discorso viene interrotto da un grande contenitore cilindrico che atterra a qualche metro di distanza. Vi è un bagliore, poi una nube di fumo che, una volta diradata, rivela la grande minaccia che si para ora davanti ai Vendicatori: l' Espansore!
"Sono stato attivato" afferma l' essere metallico "Il mio obiettivo: distruggere i Vendicatori! Così vuole il mio Padrone!".
"Non si mette bene, vero?" dice il Fante.

Da qualche parte più in basso.

"Svegliati, arciere, svegliati". Una voce innocente, fanciullesca, proveniente da un ragazzo.
Occhio di Falco si riprende e si trova per l' appunto davanti un giovane… insetto! Ma non si spaventa: sa bene che è questo l' aspetto dei nativi di Kosmos. Ciò che lo preoccupa ora è il suo stato di salute: il suo corpo è tutto scosso da un immenso dolore. Clint spera passi presto.
"Cosa è successo? Ricordo che qualcuno mi ha spinto di sotto e abbiamo lottato…" inizia Clint.
"Il tuo avversario ha avuto la peggio, alla fine, ma ha scelto lui il suo destino. Alcuni dei nostri vi hanno trovato e vi hanno trascinato in queste caverne, invisibili per chiunque non conosca bene questo pianeta".
"È stato il suo corpo a frenare la mia caduta? Decisamente ho avuto molta fortuna, non mi capiterà più un evento del genere. Ma… non doveva finire così. Tu chi sei?".
"Il mio nome è Jikekt, sono il figlio dell' ex sovrano di questo pianeta, ora dominato dall' Uomo Blu".
"Già, non è decisamente un bel vedere, ma cosa fa qui tutta questa gente?".
"Sono coloro che sono sfuggiti alla persecuzione, ora dobbiamo decidere cosa fare: se ribellarci o vivere nella paura per sempre".
"E perché mai dovreste nascondervi?".
"Perché anche tra noi, persino in questi tragici momenti, è difficile far convergere due opinioni differenti. Vieni, ti faccio vedere".
Jikekt aiuta il dolorante Occhio di Falco a rialzarsi e lo conduce lungo i meandri di queste caverne scavate in profondità, dove la civiltà ha trovato nuovi sbocchi per affermarsi. Vi sono anche un paio di bambini molto piccoli. Alla fine Jikekt indica due persone davanti a sé:"Quelli sono L'Klekk'Tak e Tikuak, un tempo rivali durante una guerra civile, mentre ora le circostanze li hanno resi scomodi coinquilini".
Clint ode brandelli della discussione:"Dobbiamo attaccare ora!" afferma Tak.
"Sarebbe una corsa al massacro e basta" ribatte Tikuak "I soldati dell' Uomo Blu sono troppi, determinati e più allenati di noi".
"E dobbiamo allora restare qui ad assistere alla disfatta del nostro popolo? Nostro, un tempo non avrei mai usato un aggettivo del genere, guarda a cosa mi ha spinto la disperazione".
"Jikekt" chiede Clint "Tu cosa desideri per il tuo pianeta?".
"La pace, solamente la pace".
"È la mia stessa aspirazione. Allora presentami a quei due, ho da fare loro un discorso".
"E quale sarebbe l' arma in più che ci porti?".
"Me" risponde Occhio di Falco.

Da qualche parte più in alto.

"Attenti!" grida Wasp, mentre una raffica energetica dell' Espansore apre un piccolo cratere sotto di loro.
"Ora lo…" inizia il Fante di Cuori attivando i suoi poteri.
"No!" lo blocca Iron Man "Se lo colpisci, aumenterai la sua forza e statura".
"E allora cosa possiamo fare? Rimanere qui immobili ad aspettare che ci frigga?". Ed una nuova raffica manca di poco i Vendicatori.
"Mi è venuta in mente una idea" annuncia Wonder Man "Mi servirà il tuo aiuto, Fante di Cuori. Potrebbe essere pericoloso, però".
"Kaina è stata ferita, devo ripagare l' offesa".
"Molto bene, allora…".
"Cosa hai intenzione di fare, Simon?" chiede Wasp, timorosa di perdere un altro dei suoi uomini.
"Non c'è tempo per le domande, Janet. C'è rimasto solo il tempo di agire. Ora dovete far crescere di qualche metro l' Espansore".
I Vendicatori non aggiungono altro e partono all' attacco dell' essere metallico: il primo a colpirlo è Iron Man con un suo raggio repulsore. L' Espansore non fa in tempo a replicare che viene colpito all' unisono dal raggio di vespa di Wasp e da un urlo sonico di Songbird. Tocca infine a Scarlet, con un suo globo magico, che si rivela il colpo più potente. Il tutto ha sortito l' effetto sperato da Wonder Man ed ora l' Espansore è alto dieci metri. Ma non basta.
"Ancora!" incita Simon Williams.
E i Vendicatori eseguono con rinnovato vigore, facendo crescere con i loro poteri l' Espansore fino all' altezza di sedici metri.
"Perfetto, dovrebbe bastare, spero" annuncia Wonder Man, che poi si rivolge al Fante di Cuori:"Ora ascoltami, dobbiamo entrare nel suo corpo attraverso la sua bocca".
"La bocca? Ma sarà sufficiente?" chiede Jack Hart.
"Stringiti attorno al tuo corpo il più possibile al momento giusto e prega. Ma ora andiamo: ti spiego poi cosa bisognerà fare all' interno del suo corpo".
I due esseri si sollevano in volo, arrivando all' altezza del volto dell' Espansore, che li osserva pronto a distruggerli.
"Qual è il tuo obiettivo?" chiede Simon Williams, sperando di farlo parlare.
"Obiettivo: di…" inizia il robot.
"Ora!" grida Wonder Man, che ad una velocità incredibile, si lancia contro l' essere metallico, che continua imperterrito a parlare. Il Fante lo segue a ruota. Si ritrovano infine davanti alla sua dentatura lucente, mentre pronuncia la parola Padrone. Wonder Man ed il Fante di Cuori si rannicchiano il più possibile su sé stessi e, per fortuna e miracolo, passano oltre. L' interno del robot è oscuro, ma i poteri dei due eroi servono anche ad illuminare l' atmosfera circostante, dominata da circuiti robotici dalla natura sconosciuta. Poi l' Espansore si scuote, sbilanciando per un attimo i due Vendicatori. Ha ripreso i suoi attacchi.
"Presto! Andiamo nel cuore di quest' essere!" ordina Simon.
"Ma qual è il tuo obiettivo?" chiede il Fante iniziando a seguirlo.
"Voglio far sì che l' Espansore non possa più crescere. E ciò può realizzarsi solo se lo si distrugge completamente, in modo tale che non possa ricomporsi più. Dunque dovremo usare la massima intensità dei nostri poteri all' unisono, un colpo talmente imponente da essere per lui letale".
"Alquanto azzardato come piano".
"Non vi erano altre alternative".
E mentre all' esterno gli altri Vendicatori continuano con maestria e fortuna ad evitare i colpi dell' Espansore, chiedendosi cosa ne sia stato dei loro compagni all' interno del robot, Simon e Jack arrivano finalmente al centro dell' essere. Accanto a loro sembra quasi esservi una caricatura di un cuore umano.
"Deve essere il suo centro di potere" intuisce Wonder Man "Concentreremo lì i nostri sforzi. Ti senti di farlo? Te lo chiedo nuovamente, perché non ho idea di ciò che potrebbe accadere".
"Cominciamo subito" si limita a dire il Fante di Cuori "Voi Vendicatori mi avete salvato la vita ed intendo ripagare questo mio debito nei vostri confronti". E le sue mani iniziano a brillare.
Anche il corpo di Wonder Man si attornia di una luce intensissima, segno che sta portando la sua potenza al massimo livello. Passano lunghi, angoscianti secondi e poi…
"Sei pronto, Fante?" chiede Simon.
"Ancora un secondo…". Il corpo di Jack Hart brilla tutto, vi è come una aura bianca attorno a lui. "Sì, lo sono!".
"Allora viaaaa!". L' urlo dell' eroe è quello di un uomo che ha accumulato tanta rabbia da voler distruggere il mondo. Questa è una parziale catarsi di quel sentimento.
Le due immense raffiche lucenti di potere paiono quasi unirsi a formare delle ali d' angelo e, all' unisono, colpiscono il cuore dell' Espansore.
Con effetti devastanti: per un attimo il robot si contorce, poi una luce bianca circonda il suo corpo, infine… esplode! È un miracolo se nessuno dei Vendicatori viene coinvolto nella deflagrazione, talmente smisurata che alcuni frammenti del robot vanno a finire nel dirupo dove era stato scagliato Occhio di Falco. La testa dell' Espansore crolla al suolo, dove i suoi occhi mandano un ultimo lampo di vita, poi si spengono per sempre. Attorno ad essa, pezzi sparsi del suo corpo che iniziano a tornare alle dimensioni originarie. E i responsabili di tutto ciò: Wonder Man è ancora cosciente, ma così non si può dire del Fante di Cuori. I loro compagni, dopo un attimo di smarrimento a causa del rumore dell' esplosione che ancora rimbomba nelle loro orecchie, corrono verso di loro.
"Va tutto bene, Simon?" chiede Scarlet, preoccupata.
Lui annuisce, seppur con poca convinzione, poi dice:"Temo che il Fante abbia perso i sensi, ma per fortuna ce l' abbiamo fatta".
"Era un piano incosciente, perché hai voluto attuarlo?".
"Perché è ora di abbandonare i metodi delicati: Kang ha sorpassato ogni limite ed intendo dargli la giusta punizione".
"E ora?" chiede Iron Man "Si pone il problema di prima: non possiamo lasciare qui da soli il Fante e Kaina, sarebbe troppo pericoloso. Del resto dobbiamo essere nelle migliori condizioni possibili se vogliamo sperare di sconfiggere Kang e Moonstone. Inoltre, siamo qui da ore e avremo fatto al massimo cento passi".
Un rumore familiare blocca ogni possibilità di risposta, un altro contenitore cilindrico che atterra a poca distanza dai Vendicatori. Vi è un bagliore, poi una nube di fumo che, una volta diradata, rivela la nuova minaccia che si para ora davanti agli Eroi più Potenti della Terra: un altro Espansore!
"Sono stato attivato" afferma l' essere metallico "Il mio obiettivo: distruggere i Vendicatori! Così vuole il mio Padrone!".
"La cosa inizia a diventare snervante" dice Wasp.

Grande Alveare.

"Molto bene, tutto come previsto" afferma Kang.
"Ma perché hai incenerito i tuoi soldati prima?" chiede Karla Sofen.
"Perché il terreno di battaglia fosse sgombro e gli Espansori potessero utilizzare tutto il loro potere senza impacci".
"Dovremo aspettare ancora molto?".
"Sei molto impaziente, ma ti consiglio di prenderla con calma. Osserva: i Vendicatori stanno impiegando tutte le loro forze per distruggere il mio esercito. Alla fine, se usciranno vincitori, saranno esausti. E allora sarà il nostro turno: li attaccheremo e li annienteremo in modo definitivo. Ed io avrò vinto!".

Note dell' Autore: Poco prima di questa storia si sono riformati i Vendicatori della Costa Ovest, capeggiati stavolta da Hank Pym (V. WCA 1/2).
Le armi utilizzate da Kang in questa storia sono i robot chiamati Espansori, apparsi eoni fa in una storia di Thor e poi ricomparsi in qualche altra storia, l' ultima volta su Uomo Ragno 239.
I Fantastici Quattro compaiono qui dopo gli eventi di FQ Mit 11.

 


Capitolo Quarto
CONQUISTATI

Caverne del pianeta Kosmos.

"Sei folle, arciere!" afferma Tikuak "Affrontare gli sgherri dell' Uomo Blu non farebbe altro che dar loro l' occasione per compiere un' altra strage".
"Non capisci che, se rimarrete qui inermi, questa strage avverrà comunque?" ribatte Occhio di Falco "Credetemi, conosco Kang, colui che definite Uomo Blu: non si fermerà finchè non vi avrà stanato uno per uno".
"Mi trovo d' accordo con l' arciere" interviene L'Klekk'Tak "Ci sono occasioni in cui non si può parlamentare o trovare un accordo e ci sono esseri contro cui si può solo combattere".
"Abbiate fiducia, non piace nemmeno a me ciò che stiamo per fare" continua Clint Barton "Ma fino a prova contraria i soldati di Kang vi vedono come dei deboli, però io sono convinto che non sia così. Volete solo riprendere ciò che è vostro: la vostra terra, nonché vendicare i vostri compagni caduti. E così che noi terrestri abbiamo difeso il nostro pianeta negli anni passati dagli assalti di Kang: resistendo".
"Vi è anche la sua alleata" ribatte Tikuak "Colei che tempo fa lottò al nostro fianco, mentre ora è dalla parte del nemico".
"Lei lasciatela a me" dice Falco con volto deciso "Ho un conto in sospeso con lei. Sappiate una cosa, però: se possibile non voglio che uccidiate".
"Hanno devastato il nostro pianeta, arciere" afferma Tikuak "Stuprato le nostre donne, ucciso i nostri bambini: dentro di noi vi è una grande rabbia. Temo proprio che questa tua ultima esortazione non verrà seguita".
Occhio di Falco lo osserva per qualche secondo, poi dice:"Prepariamoci, vi darò alcune indicazioni. E, a proposito, potete procurarmi alcune frecce?".

Palazzo dei Vendicatori.

"Sono felice di risentirti, Jarvis" annuncia Hank Pym in collegamento videotelefonico col fedele maggiordomo "Mi mancava il tuo volto".
"Anch' io sono felice, Mr. Pym. Ma devo confessarle che questa non è una semplice chiamata per sapere come sta".
"Lo sospettavo: i Vendicatori della Costa Ovest, non è vero?". Jarvis annuisce. "Sai, Jarvis, questi sono tempi difficili per noi, i Vendicatori esistono per aiutare la gente, ma che senso ha farlo nel momento in cui la gente stessa non ha fiducia in noi? L' incidente con Tremont e la Triune ha già danneggiato abbastanza la nostra immagine, è indubbio che abbiamo perso molto il favore del pubblico ultimamente. Per riguadagnarlo credo sia necessario espandersi, far capire alla gente che i Vendicatori sono ovunque, sempre pronti a difenderli in ogni momento. Ed è per questo che i Vendicatori della Costa Ovest sono rinati. Altre persone hanno condiviso quest' idea con me e, dunque, eccoci qua, pronti ad una nuova, speriamo felice, stagione".
"Ma come mai non ce l' ha comunicato?".
"Sai: in questo periodo siamo oberati di impegni. Quando non siamo in missione abbiamo una conferenza stampa, senza contare che abbiamo ricevuto inviti dalle più importanti trasmissioni televisive. Niente male per pochi giorni di attività, vero? I benefici di ciò si rifletteranno anche su di voi. Ethan ci sta davvero facendo lavorare, ma ne vale la pena. Inoltre i rapporti con mia… Insomma, abbiamo molto da fare".
"E questo vostro… agente?".
"Te l' ho detto: bisogna coltivare la nostra immagine pubblica. Ne servirebbe uno anche a voi. A proposito, come va con l' agente Gyrich?".
Il volto del maggiordomo fornisce al celebre scienziato la risposta.

Un anonimo ufficio governativo.

"Spero lei abbia un buon motivo per aver interrotto la mia cena di gala, agente Gyrich" afferma un uomo in abito elegante.
"Più che buono, direi ottimo" risponde Henry Peter Gyrich "Inizialmente avrei voluto parlarne col Presidente, ma ho preferito prima consultare lei, signor Ministro della Difesa".
"Ha fatto bene: di cosa si tratta?".
"Lei sarà certamente a conoscenza del fatto che in queste settimane ho indagato con scrupolo e attenzione sulle attività dei Vendicatori. E, per dirla breve, ciò che ho scoperto potrebbe rovinarli per sempre".
"La ascolto" dice il Ministro.

Pianeta Kosmos.

"Obiettivo" annuncia l' Espansore "Distruggere i Vendicatori!". Ed una potente raffica parte dal suo corpo: ormai il terreno attorno agli eroi è ridotto ad un colabrodo.
"Wonder Man, credi di poter…" inizia Wasp.
"No, purtroppo: ho sprecato troppa energia prima" ribatte Simon Williams "Ed inoltre in quell' occasione è stato fondamentale l' assistenza del Fante di Cuori, che ora giace svenuto".
"Qualcuno ha una qualsiasi altra idea?" chiede Janet Van Dyne. Ma il silenzio è la risposta.
Altre raffiche partono dal robot, altri colpi miracolosamente evitati dai Vendicatori. Poi ad un tratto l' Espansore si blocca, come se fosse in ascolto di qualcuno. E, dopo pochi secondi, annuncia:"Obiettivo: uccidere il Fante di Cuori". Apre la sua mano sinistra, il suo raggio pronto a colpire l' ora inerme Jack Hart. Kaina è accanto a lui, anche per la contraxiana non vi sarebbe scampo.
Poi un colpo potentissimo colpisce il braccio dell' essere metallico: un colpo sonico emesso da Songbird!
"No!" grida Melissa Gold "Mi rifiuto di arrendermi! Per quanto potente possa essere Kang, non è invincibile e la stessa cosa si può dire delle sue armi! È tecnologia e la tecnologia può essere distrutta". Rivolge allora il suo volto irato verso i suoi compagni di squadra, mentre l' Espansore sta valutando la situazione. "È un robot, non può crescere all' infinito!" afferma Songbird "Deve avere un limite, deve, oltre il quale non può più crescere. Possiamo sconfiggerlo, dobbiamo sconfiggerlo! E se anche ne arrivassero altri, riserveremmo loro lo stesso trattamento, fino a che non li avremo abbattuti tutti". E parte alla carica con altri colpi sonici.
"L' avete sentita?" dice Wasp "È questo il vero spirito che deve animare le nostre azioni: scarichiamo contro l' Espansore tutta la nostra potenza, finchè non lo avremo ridotto in cenere!". E cinque eroi si dirigono verso la loro gloria… o la loro fine!

Grande Alveare.

"Sta per iniziare la fase finale" annuncia Kang "Tra poco l' Espansore annienterà i Vendicatori o, come è più probabile, verrà distrutto. Sei pronta ad unirti a me, Moonstone?". Karla Sofen annuisce, proprio nell' istante in cui alcuni rumori giungono da basso. La donna si reca a dare un' occhiata e scopre che in città alcuni kosmosiani hanno dato vita ad una rivolta.
"Ci sono dei problemi, a quanto pare" rivela.
"Non ce ne deve importare" afferma Kang "Li potremo risolvere facilmente e con calma in seguito". Il tiranno preme alcuni bottoni sul suo guanto e i due scompaiono.

Poco più in là.

"Ma sei impazzito?" chiede un kosmosiano ad un suo compagno.
"No, Ker'Kart" risponde lui "Non possiamo permettere che questo massacro continui. Ho qui con me un cilindro contenente un Espansore: se riuscissimo a spedirlo indietro nel tempo, per avvertire chi di dovere, forse potremmo cambiare la storia. Piuttosto hai riparato la griglia temporale?".
"Sì, Geklelt" risponde Ker'Kart "Un lavoro massacrante, speriamo ne sia valsa la pena".
"Cosa state facendo?" urla in quel momento un soldato di Kang, che irrompe nella stanza "Via subito da lì!".
"No, non ora!" pensa Geklelt "Non posso permettermi di fallire". Poi rivolto al suo compagno gli grida:"Stai giù!" e contemporaneamente si lancia verso la griglia, piazza il cilindro su di essa e attiva il macchinario. Il soldato ha già sparato alcuni colpi: fortunatamente nessuno di essi centra il kosmosiano, sfortunatamente quasi tutti impattano contro i macchinari. Il cilindro scompare, ma sarà stato recapitato nel tempo e luogo giusto?*.

* Arriverà per la precisione su Uomo Ragno 239

"Non so cosa abbiate fatto qui" afferma il soldato di Kang "Ma è stato comunque un grosso errore da parte vostra". Direziona il suo fucile energetico verso Ker'Kart, ma prima che possa lanciare anche un solo colpo una freccia lo colpisce alla spalla destra.
Occhio di Falco è comparso anch' egli nella stanza e tiene già pronta una nuova freccia nel suo arco:"Fermo lì!". Ma il soldato non gli presta ascolto e si lancia verso di lui. Falco, allora, lancia l' altra freccia, che coglie il lacchè di Kang alla spalla sinistra. Il dolore si rivela troppo da sopportare per il soldato, che sviene.
"Ascoltatemi" dice Occhio di Falco rivolto ai due kosmosiani "Non abbiate paura, sono con voi e non abbiamo un secondo da perdere. Jikekt mi ha detto che in queste stanze vi sono dei congegni che potrebbero alterare i flussi di fase… o roba del genere, non sono molto esperto di queste cose".
"Esatto" afferma Geklelt, che non può fare a meno di lanciare uno sguardo al soldato di Kang "Io so dove trovarne uno".
"Molto bene, prendilo e portamelo, io ho un' altra battaglia da portare a termine. E mi raccomando" afferma Clint Barton indicando il soldato "Se gli torcete anche un solo capello farete i conti con me, per ora disarmatelo e legatelo".
L' arciere più potente della Terra risale precipitosamente le scale, mentre quelli che all' inizio erano solo dei sussurri diventano ben presto urla di rabbia. E, non appena esce all' aria aperta, trova la conferma ai suoi sospetti: i kosmosiani stanno dando sfogo alla loro rabbia e lo fanno uccidendo e torturando gli altri soldati di Kang. Persino le donne insetto non esitano a dare il meglio, o il peggio, di sé. La rabbia è il loro motore e si rivela migliore di ogni tattica militare. L'Klekk'Tak è il più invasato di tutti, il suo corpo ricoperto quasi interamente dal rosso del sangue dei guerrieri. Clint sapeva che non ne erano rimasti troppi a guardia della città: la gran parte era stata impiegata contro i Vendicatori.
"I miei compagni di squadra" pensa allora Falco "Devo raggiungerli immediatamente: qui Kang e Moonstone non si sono visti e temo il peggio". Deve porre però fine a ciò che sta accadendo. "Basta! Basta! BASTAAAAAA!!!!". Sorprendentemente, la sua voce riesce ad essere udita in mezzo a tutto il fragore della battaglia e i kosmosiani si fermano e si voltano a guardarlo.
"Basta, per l' amor di Dio o di chiunque sia il vostro Essere Supremo!" esclama Clint Barton "Avete ottenuto quello che volevate, avete riconquistato la vostra città, non macchiatevi di gesti che domani già rimpiangerete. O volete che la vostra vita diventi un incubo eterno, che sempre ritornerà a questi giorni? Dovete trovare la forza di andare avanti e la vendetta ed il massacro non vi aiuteranno di certo!".
"Facile parlare per te, arciere" dice Tikuak "Non hai passato ciò che abbiamo passato noi".
"Vero: ma questo vi autorizza a passare da vittime a carnefici? Diventa la giustificazione morale per l' omicidio? Per la tortura? Per lo sterminio? No, non lo diventa affatto. Ora calmatevi e portate nelle vostre prigioni quei guerrieri che sono sopravvissuti: subiranno un giusto processo, come è giusto che sia".
Tikuak arretra e, a gesti, fa capire che la battaglia è conclusa. I kosmosiani esultano per la loro ritrovata libertà, mentre Falco attende impazientemente che arrivi un congegno molto importante per lui. Due minuti dopo compare davanti a lui Geklelt, che gli consegna un piccolo circuito: proprio ciò che desiderava. Falco lo inserisce in una sua punta di freccia, poi si guarda intorno: a quanto pare dovrà andare a piedi.
"Ho qui una cosa per te, arciere" dice in quel momento Jikekt "Una piattaforma levitante usata dai soldati dell' Uomo Blu. Funziona ancora e credo ti possa servire".
Clint posa una mano sulla spalla del piccolo alieno e afferra il manubrio della piattaforma:"Ti ringrazio, amico mio. Controlla tu la situazione fino al mio ritorno: confido in te". Falco controlla poi l' insolito mezzo di trasporto, scoprendo infine il bottone che l' avvia. "Ed ora?" pensa. Gli viene quasi spontaneo dire:"Avanti!", spingendo il manubrio appunto in avanti. E la piattaforma inizia a muoversi a tutta velocità e degli smorzatori inerziali gli consentono di stare su di essa senza rischiare mai di cadere.
"Sto arrivando, Moonstone" annuncia Occhio di Falco.

A poca distanza da lì.

"Kang" dice Karla Sofen, rivolgendo il suo volto verso la città "Non vorrei impensierirti troppo, ma credo che si stiano verificando dei problemi al Grande Alveare".
"Sì, ne sono consapevole" ribatte il tiranno "I kosmosiani stanno attuando una rivolta: forse vinceranno, forse perderanno. Ma cosa importa? La loro tecnologia è in mano mia ora ed è stata testata contro gli avversari più formidabili che potessi trovare. Comunque va pure a controllare, se è questo il tuo desiderio. Forse non l' hai notato, ma tra gli insetti vi era anche Occhio di Falco".
"Cosa?".
"Già. Credi di potere sbarazzarti di lui? Riuscirai almeno in ciò con i tuoi poteri?". Karla Sofen non sa cosa rispondere. "Su, vai verso di lui e fai quello che devi".
Dopo qualche secondo Moonstone si volta e torna indietro.

Nel cuore della battaglia.

I Vendicatori colpiscono. Una, due, venti volte. Ma l' Espansore non cede e continua ad incrementare la sua statura e la sua forza, ormai è alto più di trenta metri.
"Deve avere un limite" afferma Wasp "Continuiamo a colpire".
Iron Man lancia contro il robot un potente raggio repulsore, prima che il suo visore lo informi del fatto che le sue riserve di energia si stanno esaurendo. L' Espansore pare quasi essere a conoscenza del suo stato e, velocissimo, fa fuoriuscire una raffica calorica dai suoi occhi che colpisce Iron Man al petto e lo spedisce al tappeto, privo di sensi.
"Inizia a mettersi male" pensa Scarlet "Ma forse una speranza c'è: già una volta sono riuscita a portare un robot, Alkhema, al limite di… sopportazione, se così si può dire. Temo che stavolta sarà molto più difficile di allora, ma non sono certo impreparata". Wanda si concentra, dimentica di tutto ciò che le sta accadendo intorno. I suoi compagni di squadra la osservano per un attimo, intuendo ciò che sta per fare, ed intensificano i loro attacchi. L' Espansore diventa sempre più alto e, nonostante ciò, veloce: tra pochi secondi sarà impossibile evitare le sue raffiche.
"Cadi, bastardo, cadi!" urla Wonder Man usando tutte le sue residue energie. Ma il suo auspicio non viene esaudito.
L' Espansore arriva ad un' altezza di cinquanta metri e pare non volersi fermare, ormai da terra non è più possibile vedere la sua testa. Però Wanda è pronta: si libra in aria, leggera come una piuma, arrivando all' altezza del petto dell' essere metallico. Le sue vesti svolazzano attorno al suo corpo, crepitanti di un' energia quale solo lei è in grado di richiamare, il suo volto è stanco eppur deciso allo stesso tempo. Poi, con un urlo di liberazione, rilascia tutta la potenza accumulata, dentro di lei sente l' incitamento dei suoi compagni, anche di quelli svenuti. La sfera di potere da lei creata penetra nel petto dell' Espansore, il cui corpo improvvisamente viene ammantato da un' aura luminosa. L' essere metallico si blocca, pare quasi incredulo di fronte a ciò che gli sta accadendo. Poi lo avverte, una sensazione mai provata prima: il dolore. Anch' esso percorre tutto il suo organismo metallico, dilaniandolo dall' interno. Angoscianti attimi di sofferenza che terminano quando, con un suono inanimato, dai suoi occhi fuoriescono due intense raffiche di potere dirette verso l' alto. Prosciugato del suo potere, l' Espansore si inginocchia e crolla al suolo. Unitamente a Wanda, che torna a terra e si sente sul punto di svenire: Wonder Man è lì, pronto a sostenerla.
Ed in quel momento un nuovo, incredibile suono, arriva all' orecchio degli eroi: un applauso. Da parte di Kang.

A poca distanza da lì.

Lo vede arrivare: è tranquilla, sicura di sé, almeno esternamente. Interiormente Karla Sofen sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua vita. Si potrebbe quasi dire che è incerta, se non fosse che la parola 'incertezza' è stata cancellata dal suo dizionario. Ne ricava un vantaggio ad affrontare Occhio di Falco? Anzi, meglio sarebbe dire: quale vantaggio ha ricavato dallo stare insieme a Kang? I nuovi poteri, certo, poteri che ogni volta che li attiva le fanno male, le rodono dentro come se volessero trapanarle il cuore. Ma può il tutto ridursi solo a questo? E il sangue di gente innocente non va messo in conto? Quanto valutava prima la vita degli altri Karla Sofen? Quanto la valuta adesso?
Infine giunge, Clint Barton, a bordo di una piattaforma levitante. Si ferma, per qualche secondo rimane in silenzio, poi dice:"Spostati, Moonstone".
"Sai che non posso" risponde lei.
"Non puoi? Non puoi? Tradire la mia fiducia, quello sì, questo sì che si può! Cosa ti dice la tua coscienza in questo momento? Hai visto cosa hai causato? Da quanto tempo le urla dei kosmosiani dominano le tue notti, i tuoi incubi, perseguitano la tua coscienza?".
"Da troppo tempo" pensa Karla "E vorrei farle smettere. Ma… non so come".
"Mi dispiace esser dovuto arrivare a ciò" afferma Falco estraendo una freccia dalla sua faretra e piazzandola nel suo arco "Ma non mi lasci altra alternativa, non vorrei farlo…".
"Piantala di blaterare e lancia pure la tua patetica arma, sai che non avrà alcun effetto su di me".
"Lo vedremo" conclude Clint, lanciandola. La freccia percorre una traiettoria perfetta, diretta al petto di Moonstone. Impatta con lei a pochi centimetri dal suo cuore e, incredibilmente, non la attraversa!
"Come è possibile?" si chiede la donna "Sono intangibile e…". Ed in quel momento una potente scarica elettrica percorre il suo corpo e la costringe ad atterrare con violenza sul terreno. Lì, con uno sforzo disperato, riesce a strapparsi di dosso la freccia, ma poco dopo perde i sensi.
"Esatto, sei intangibile" dice Occhio di Falco "Ma il congegno presente in quella freccia ha degli… spiacevoli effetti collaterali verso chi ha tale potere. È stato costruito dai kosmosiani, evidentemente in vista di un tuo futuro ritorno dopo la tua prima visita su questo pianeta. Avrebbero potuto facilmente usarlo contro di te. Non l' hanno fatto: ricordalo bene". Poi si allontana.
Appena è scomparso alla sua vista, Moonstone si rialza tranquillamente:"Sapevo che avevi in mente una cosa del genere" pensa "Tu, invece, non sai dell' incremento dei miei poteri: una banale freccia, pur potenziata, non poteva certo farmi del male, te l' ho solo voluto far credere. Ammiro la tua determinazione, Occhio di Falco, ma ti porterà alla distruzione. Con un po' di fortuna Kang e i Vendicatori si annienteranno a vicenda. Io devo solo aspettare". Deve solo rimanere immobile e non fare nulla.

Nel cuore della battaglia.

Un applauso lento, ma davvero sentito da parte di Kang:"Semplicemente straordinario, iniziavo quasi a credere che non ce l' avreste fatta contro il secondo Espansore".
"Cosa vuoi, Kang?" chiede Wasp.
"Eppure i vostri caduti sul campo li avete avuti" continua imperterrito "L' inutile Occhio di Falco è assente, tre hanno perso i sensi. Anzi no, scusate…". E senza preavviso da un suo guanto parte una raffica che per poco non colpisce Scarlet che, già debilitata, viene sbalzata lontano. L' urto che provoca il suo corpo quando atterra è di quelli che fanno paura "Quattro hanno perso i sensi" precisa Kang.
"Figlio di puttana!" grida Wonder Man, lanciandosi contro di lui.
"Chissà, forse mia madre lo era davvero" dice Kang, che preme un bottone. E Wonder Man ritorna a fattezze umane! "Piaciuto il mio inibitore ionico?" chiede il tiranno temporale che, velocissimo, lo afferra per il collo e spara contro il suo petto, vicinissimo, due raffiche energetiche. Stesso trattamento che viene riservato al volto di Simon Williams. Il tutto dura al massimo tre secondi.
L' urlo di dolore e rabbia che fuoriesce dalla bocca di Songbird per ciò che ha visto viene subito diretto contro Kang. Ma costui viene protetto dal suo campo di forza, finchè improvvisamente Melissa non riesce più a parlare, la sua gola preda di una stretta micidiale.
"Ho esaminato molto attentamente i tuoi poteri, sin da quando ho incontrato una tua controparte" rivela Kang "Ed ho trovato molto facilmente il modo per impedirti di usarli".
Songbird si inginocchia, i rantoli gli unici suoni che riesce ad emettere. Dentro di sé, però, è contenta: non ha avuto alcuna paura di fronte ad un essere spietato come Kang, è fiera di sé finalmente.
"Basta, Kang, ferma questa follia!" grida Wasp, l' ultima rimasta in piedi che tenta invano di colpirlo con i suoi raggi di vespa.
"Sei la più esperta tra loro, Janet Van Dyne, ed ancora credi che basti intimarmi l' alt per sconfiggermi?". Il tiranno agita una sua mano, che come se fosse guidata prende in pieno l' esile e piccolo corpo di Wasp, che crolla a terra e vede l' oscurità cadere davanti ai suoi occhi.
In quel momento giunge sul posto Occhio di Falco:"Dannazione, è troppo tardi!". "Kaaaannnnggggg!" urla "La pa…".
"E infine…" dice Kang lanciando una raffica senza nemmeno guardare il suo opponente. Questa, precisa, colpisce la piattaforma levitante: Clint, all' ultimo secondo, riesce a saltare, ma l' onda d' urto lo spedisce violentemente al suolo. Lì sente di non potersi muovere: dentro di sé spera di non essersi rotto il collo. "… C'è l' insignificante Occhio di Falco: ma lui non costituisce certo un problema".
Poi il tiranno osserva il paesaggio di distruzione attorno a lui e sorride soddisfatto:"Avevo previsto tutto, tutto" afferma "Ho calcolato ogni possibile variabile, come fa ogni buon generale, e per ognuno di voi ho trovato la giusta contromossa. Non avete mai avuto alcuna speranza contro di me. La mia più grande conquista è iniziata, gli Espansori saranno la mia arma definitiva. Ma ciò che più conta è che oggi voi siete stati sconfitti ed io, finalmente, ho vinto!".

 


Capitolo Quinto
SCONFITTA

Palazzo dei Vendicatori.

"Decisamente una giornata indimenticabile" pensa Jarvis. Prima la rottura tra i Vendicatori e Gyrich, il loro membro di collegamento col governo. Poi i colloqui con Abner Jenkins e Hank Pym, appagante l' uno, disarmante l' altro. Infine, come testimoniato poco fa dalla televisione, il nuovo Capitan America che annuncia le sue intenzioni a tutti gli americani. Il reporter era quasi entusiasta delle sue parole. Jarvis vorrebbe tanto parlare con questo nuovo Capitan America, ci sarebbero molte cose da dire.
In quel momento il campanello del palazzo suona, mentre il sole si appresta a tramontare. Gyrich si reca al videocitofono, per trovarsi davanti al volto di…
"Salve… Sono Capitan America e… vorrei parlare".
"Decisamente una giornata indimenticabile" pensa Jarvis.

Pianeta Kosmos.

"Sono un dannato stupido!" pensa Occhio di Falco "Affrontare Kang, andando allo sbaraglio come se fossi un ragazzino! Ma dove ho la testa? Ed ora sono qui, riverso a terra, non voglio nemmeno pensare a quante ossa del mio corpo non sono più al loro posto. Barbara me l' aveva detto:'Guardati da Kang e da Moonstone'. Ma io non l' ho ascoltata! Probabilmente erano in combutta fin da quando lei è stata rapita, o ha finto di essere rapita. Ed io ci sono cascato, mi sono fidato più di una donna che non esiterebbe a tradirmi, piuttosto che di mia moglie. Sono un totale fallimento".
"Un valente uomo politico dei vostri tempi" dice Kang "Ha affermato che il modo migliore di testare un' arma sperimentale è lanciarla contro il proprio peggiore nemico: ho seguito questo consiglio alla lettera. Gli Espansori saranno il mio esercito definitivo e quale miglior prova per loro che farvi affrontare voi, i cosiddetti Vendicatori? Stavolta non avrete la possibilità di vendicare nulla, ho sempre trovato ipocrita la vostra 'politica' di intervenire solo quando il guaio è già stato causato: non è meglio prevenire quel danno?".
"Ma sentilo come pontifica" pensa Clint Barton "Osa anche darci delle lezioni morali ora ed io… non posso fare nulla! Le mie ossa… non le sento più, non trovo la forza di alzarmi. Devo purtroppo arrendermi".
"Puoi ripetere, per favore?". Questa voce, così familiare, ma non è possibile!
"Barbara?". Sì, è lei! No, non può essere, come fa a vederla, vuol forse dire che…
"Arrenderti?" dice Barbara Morse "Non è da te, Clint. Non è da Vendicatore. Se lo farai, Kang scatenerà tutta la sua potenza contro la nostra era e non puoi permetterlo! Rialzati, Clint, rialzati, Occhio di Falco, so che puoi farlo! So che ne hai la forza! E se non lo farai, allora tu non sei più l' uomo che ho conosciuto un tempo, l' uomo che ho amato e rispettato". Poi scompare.
Falco riapre gli occhi, il cielo di Kosmos ancora sopra di lui. È stata una visione? O era tutto reale? Ma ha poi qualche importanza? Non può tollerare che Kang estenda la sua tirannia ad altre persone, non può far sì che altre vittime innocenti ci vadano di mezzo, non può. Perché lui è un Vendicatore. E i Vendicatori non si arrendono mai!
"Mi dispiace solo che nel giorno del mio trionfo non sia presente Capitan America, perché fosse presente all' annichilimento del suo sogno.
Capitan America è stato distrutto/ Ora è solo un giullare di corte dal cuore spezzato/ Disse:"Riportatemi indietro, al principio/ Devo essere impazzito". Parole appropriate".
"Da quanto ti intendi di musica, Kang? E comunque quella canzone non mi è mai piaciuta, preferisco piuttosto Anarchy in the United Kangdom".
Il tiranno temporale si volta all' indirizzo della voce e sorride:"Occhio di Falco, ancora in piedi dopotutto. Scusa, ma cosa intendi fare? Ti reggi a malapena in piedi, ma anche se fossi in piena forza non potresti ottenere alcunché".
"Cosa intendo fare è ovvio, e vediamo se non potrò ottenere nulla. Nella mia faretra sono rimaste quindici frecce e giuro su quanto ho di più caro che almeno una di esse riuscirà a colpirti!". Kang non aggiunge nulla e quasi apre le braccia in segno di invito.
Qualche metro più sopra, un' altra spettatrice assiste all' evento: Moonstone. Grazie ad un campo camaleontico fornitole dal recente incremento dei suoi poteri, può vedere senza essere vista. Si era ripromessa di non muoversi da dove Falco l' aveva affrontata pochi minuti prima, ma qualcosa è scattato in lei, qualcosa che non sa spiegarsi. Ed ora assisterà alla corsa al massacro dell' arciere. Eppure dentro di sé sente ancora le urla dei kosmosiani caduti e non sa come farle tacere: anzi, ci sarebbe un modo, ma non trova il coraggio di attuarlo.
Clint Barton lancia la sua prima freccia, ma a quattro metri da Kang cozza contro il suo campo di forza. Imperterrito, l' arciere lancia altre quattro frecce. Stesso identico risultato.
"Vuoi ancora continuare?" chiede il tiranno temporale.
Risposta ovvia: solo che Falco non sente più la sua gamba sinistra ed è costretto a posarla a terra, appoggiandosi sul ginocchio. Ma può ancora lanciare. Altre cinque frecce, nulla.
"Veramente, Occhio di Falco, non mi sei mai sembrato tanto patetico come ora".
Moonstone rivede i massacri perpetrati da quest' uomo, il dono che le ha dato, il dono che le sta causando tanto dolore, gente trattata in modo inumano. Dov'è il vantaggio? Non c'è alcun vantaggio!
Falco perde l' appoggio anche della sua gamba destra: ora è in ginocchio, sembra quasi implorante di fronte a Kang. Altre quattro frecce, altri quattro tiri a vuoto. Con pazienza e decisione, Clint Barton incocca l' ultima freccia nel suo arco.

Palazzo dei Vendicatori.

Per qualche istante vi è solo il silenzio: Jarvis che fissa imperterrito il nuovo Capitan America, il quale si chiede continuamente cosa stia pensando di lui.
Infine è Mace ad iniziare a parlare:"Ero molto indeciso se venire qui o meno, ma Falcon mi ha alla fine convinto: nascondermi da voi, in effetti, non serve a molto. Anzi, potrebbe portare solo ad incomprensioni che intendo evitare".
"Il problema" ribatte Jarvis "È che queste incomprensioni potrebbero essere già nate, lei non può avere idea di cosa l' uomo che portava quest' identità prima di lei rappresentasse per questo gruppo".
"Forse, ma si fidi: so cosa significa addossarsi il fardello di essere Capitan America, l' incarnazione di un sogno americano sempre meno sentito. Mi creda, speravo ardentemente di incontrare i Vendicatori, ma le affiderò un messaggio da parte mia: non sono un usurpatore, niente affatto. So cosa comporta avere questa identità e non ho paura di ciò. Ed intendo dimostrarlo nel modo migliore: agendo come avrebbe fatto il mio predecessore. Divenendo la nuova incarnazione del sogno americano".
"Non vorrei abbatterla troppo, ma sono per ora solo parole".
"Diverranno anche fatti: i Figli del Serpente e U.L.T.I.M.A.T.U.M. l' hanno già sperimentato".
"Le assicuro che riferirò il messaggio".
"Non si fida ancora di me, vero?" chiede Mace.
"Non può pretendere di prendere il posto di una persona che ho stimato per anni, a cui avrei dato la mia vita, come se nulla fosse. Ma c'è una cosa che ho sempre concesso: una possibilità. Lei, devo ammettere, la sta sfruttando bene e non posso che incitarla a continuare su questa strada".
Mace sorride:"Non se ne pentirà". E se ne va abbozzando un saluto militare.

Un anonimo ufficio governativo.

"Quello che mi ha detto, agente Gyrich" dice il Segretario alla Difesa "È molto grave. Informerò subito le alte sfere di ciò. Presto i Vendicatori limiteranno la loro arroganza ed il loro sprezzo del potere". Così dicendo chiude la comunicazione.
Ed un altro tassello del complesso mosaico di Gyrich va ad aggiungersi: ora, se solo riuscisse a trovare Graviton…

Kosmos.

L' ultima freccia, poi non ci sarà più alcuna speranza. Onestamente Clint Barton non ha la minima idea di come riuscirà a colpire Kang, il suo campo di forza lo proteggerà come ha finora fatto. Eppure, l' arciere non vuole arrendersi, non vuole dare al tiranno una dimostrazione ulteriore della sua inferiorità, del suo essere insignificante. Lui non è affatto un essere insignificante e glielo dimostrerà.
L' arco si tende, nello stesso momento in cui la vista di Falco si offusca, ma non deve svenire adesso! Falco non ce la fa più, ma deve, deve resistere. Tende ancora di più l' arco, come a dare maggior vigore alla sua arma. Poi la freccia parte! Anche se, per colpa della vista offuscata, Falco non è riuscito a mirare al petto, ma solo al ginocchio destro del tiranno temporale.
Kang, sorridendo malignamente, la attende annoiato: questa sciarada è durata anche troppo, è tempo di partire per nuove conquiste e di sbarazzarsi dei Vendicatori. Quasi non fa caso alla freccia che viene verso di lui. Dieci metri. Prima sarà la volta del ventunesimo secolo… Otto metri. Poi del ventesimo, ha sempre adorato quell' era… Sei metri. E non bisogna dimenticarsi del diciannovesimo, ha qualche conto in sospeso anche lì… Quattro metri. E come primo atto della sua reggenza… Tre metri.
Cosa?
"Non…". Due metri.
"È…". Un metro.
"Possibileeeee!!!!". E la freccia colpisce Kang al ginocchio destro! Il tiranno si inginocchia e si tocca il punto dolente: c'è sangue. Sta sanguinando. Ma non può essere, chi può aver avuto l' ardire…
"Moonstone!" urla Kang, prima di essere colpito violentemente al volto, la sua maschera che vola per aria. Nonostante il brusco atterraggio, Kang si rialza subito e, quando Karla tenta di colpirlo una seconda volta, riesce ad intuire la provenienza del suo assalto ed a respingerlo con una dose consistente di raggi repulsori.
"Perché non ti mostri a me in piena visibilità, visto che hai avuto tanto coraggio?" chiede Kang. Karla lo fa: non deve dimostrare nemmeno per un attimo di avere paura. "Davvero brava" continua il tiranno temporale "Immagino che con i tuoi poteri camaleontici sia riuscita ad avvicinarti a me ed a disattivare il campo di forza senza che io me ne accorgessi".
Moonstone scuote la testa in maniera negativa:"Ti sei scordato i miei poteri di intangibilità: grazie ad essi ho reso intangibile anche il tuo campo, consentendo così alla freccia di Occhio di Falco di passare e colpirti. Fa male, vero?".
Per tutta risposta Kang si china ed estrae la freccia senza emettere alcun suono: c'è solo una piccola macchia di sangue sul suo ginocchio:"Non scorderò ciò che hai fatto: ti ho concesso la mia fiducia e tu mi hai ripagato in questo modo. E per cosa? Per un ipocrita sentimento di pietà? Basta, ora me ne andrò e…".
"Ma come" esclama Karla "Il grande Kang il Conquistatore che… fugge? Kang che ha paura?".
"Non ho affatto paura!".
"Davvero? A me non sembrerebbe". Come fa a mantenere questo atteggiamento spavaldo? Persino lei se ne stupisce.
"Allora colpiscimi ancora, se ci riesci" dice Kang. Karla sa bene che il tiranno ha altri assi nella manica, dovrà stare molto attenta. Parte all' attacco, mentre il tiranno rimane immobile: poi sferra un pugno al petto di Kang, ma il suo braccio passa oltre e rimane intrappolato nel mezzo! "Sai, non è difficile replicare certi poteri". Ed una scarica elettrica parte e si dipana lungo tutto il corpo di Moonstone, stavolta non è una finzione da lei ideata, stavolta è la realtà. Stavolta il dolore è vero. Conclusa la scarica, la donna si libera, barcolla, sputa sangue dalla bocca, infine sviene.
"Spero tu abbia capito ora chi comanda" dice Kang "Ormai, però, ho perso troppo tempo. Devo andarmene subito e tornare con dei rinforzi". Il tiranno preme alcuni tasti sul guanto presente sul suo braccio e… non succede nulla! Li preme ancora: di nuovo nessun risultato.
"Vai da qualche parte, Kang?". Il Conquistatore si volta verso la voce: Scarlet! In qualche modo i suoi poteri magici hanno bloccato i suoi congegni: non è possibile, la scienza non può essere sconfitta dalla magia, lui non può essere battuto da un essere inferiore! E quel che è peggio, accanto a lei vi sono gli altri Vendicatori! Sono conciati male, ma sui loro volti è ben impressa una unica sensazione: rabbia! Quella dannata Moonstone ha compromesso tutto: senza il suo intervento sarebbe già in trionfo. Ma perché ha voluto aiutare i Vendicatori, perché?
"Ti avvertiamo, Kang, abbiamo i mezzi per batterti!" grida Wasp lanciandosi alla carica. E, prima che il tiranno temporale possa accorgersene, lei gli è già vicino ed un raggio di vespa prorompe dal suo guanto e colpisce il volto di Kang.
"Ah, i miei occhi!". Non ha ancora concluso il suo lamento che Wonder Man gli ha sottratto i guanti pieni di così tanti congegni fantascientifici e li distrugge. Kang pensa di dover attingere ai sistemi della sua armatura, ma un raggio di energia del Fluido Zero emesso dal Fante di Cuori ed un colpo sonoro di Songbird lo spediscono venti metri più lontano. Stavolta tocca a lui soffrire e sputare sangue. Prova a rialzarsi, ma a quel punto tocca a Iron Man che, la sua armatura priva di potenza, si accontenta di un sano, vecchio pugno in faccia. Poi Clint Barton afferra per il bavero il Conquistatore e lo fissa negli occhi:"Allora, come ci si sente nei panni della vittima, eh? Non è una bella sensazione, vero?".
"Lascialo a me, Occhio di Falco" dice in quel momento Moonstone dietro di lui.
L' arciere la osserva, poi dice:"Non fargli troppo male".
"Lo toccherò appena" dice Karla. Poco dopo un portale si apre dietro il tiranno e la psichiatra lo spinge dentro solo dopo essersi accertata di avergli rotto un braccio. Ma Kang, fiero fino alla fine, decide di non urlare per il dolore. Il silenzio è il proclama della sua sconfitta mentre il portale si richiude.
Gli altri Vendicatori hanno osservato tutto ciò attoniti: non avrebbero dovuto permetterlo, eppure… hanno deciso coscientemente di non intervenire. E scoprono di non pentirsene affatto.
"Dove lo hai spedito, Karla?" chiede Falco.
"Non ti piacerebbe saperlo" sono le ultime parole della donna prima di svenire una seconda volta.
Prima che i Vendicatori possano andare in suo soccorso, qualcuno richiama la loro attenzione:"Kang non imparerà mai".
Tutti si voltano verso la direzione della voce, trovandosi davanti ad un uomo giovane dal volto noto.
"Immortus!" esclama Iron Man.
"Ma sembra…" inizia Scarlet, poi si blocca per non compromettere l' identità segreta di Tony Stark: eppure questo Immortus somiglia molto a quel ragazzo che prese il suo posto dopo il suo presunto tradimento e la sua ancora più presunta morte.
"No, decisamente Kang non imparerà mai dai propri errori" afferma Immortus "Tutti quei piani elaborati, apparentemente infallibili e poi il particolare più banale gli sfugge: un particolare che ha nome umanità".
"Come mai sei qui, Immortus?" chiede Iron Man.
"Kang pensava di essersi liberato di me: si sbagliava di grosso. Grazie al nostro recente incontro*, Iron Man, ho compreso molte cose sull'

* V. Iron Man 3

essere Vendicatore e i doveri che ciò comporta. Kang è quanto di più antitetico a me esista e per questo lo combatterò per sempre, anche se non sono più il suo io futuro. Del resto questo pianeta deve a me la sua salvezza, poichè sono io che ho avvertito tempo fa i kosmosiani del prossimo arrivo di Kang tramite un messaggio telepatico".
"Cosa, sei stato tu?" chiede Songbird "Per quale motivo?".
"Per dimostrare a Kang che c'è un vero signore del Tempo: e sono io. Lui non ha mai sospettato nulla ma, fin da quando il primo Espansore è comparso a New York, sapevo già come il tutto sarebbe andato a finire. A voi Vendicatori dico comunque di stare in allerta: vi sono grandi cambiamenti per voi all' orizzonte. Ma ora che questa vicenda è conclusa, posso andarmene: il mio compito è terminato". Così dicendo Immortus scompare, lasciando i Vendicatori attoniti e stanchi per la battaglia.

Zona Blu della Luna. Due giorni dopo.

A prima vista il volto poco espressivo della Suprema Intelligenza Kree potrebbe apparire quello di un essere rassegnato all' inevitabile. Molti sono convinti che abbia ormai fatto di tutto per riportare il popolo Kree all' antico splendore: nemmeno l' alleanza con Kronos di Titano è servita a ciò*. Qualcuno potrebbe anche pensare che si è ormai rassegnato, visto che ha consegnato a Warlock un' astronave senza porsi alcun problema**.

* V. Quasar 16/22
** V. Guardia dell' Infinito 1

Ma chi pensa ciò si sbaglia perché oggi, nella sua vasca, la Suprema Intelligenza sta per usare la sua arma definitiva, conseguita con l' inganno e l' astuzia in una incredibile battaglia cosmica. Così emette alcuni segnali caratteristici e, poco dopo, il Cristallo dell' Eternità appare davanti all' essere: nessuno sa da dove provenga o chi ne sia l' artefice, quello che conta è che aiuterà la Suprema Intelligenza a realizzare il suo sogno più ardito. Che per molti, però, si rivelerà un incubo.

Pianeta Kosmos.

Due giorni sono serviti ai Vendicatori per guarire dalle loro ferite esterne, ma non da quelle interne. Poiché, ovunque si voltino, vedono solo rovina e devastazione. Eppure i kosmosiani paiono non volersi arrendere: aver sconfitto il loro peggior incubo ed il suo esercito li ha rinvigoriti e, sebbene il loro popolo sia stato decimato, sono più che mai decisi ad andare avanti e ripopolare il pianeta. Non sarà facile, ma loro ne sono consapevoli.
Quest' oggi si celebra un importante rito: l' incoronazione del nuovo re. Con una decisione senza precedenti, si è deciso di proclamare sovrano di Kosmos Jikekt, ancora minorenne che però si è rivelato fondamentale nella ribellione degli alieni contro Kang. Leggi secolari sono state violate, ma per nessuno è un problema: fungeranno da suoi consiglieri Tikuak e L'Klekk'Tak, altri eroi del popolo. Con lentezza e solennità Tikuak poggia sulle spalle del giovane alieno il mantello che lo rende l' autorità massima del pianeta: lui se lo allaccia, mentre il popolo inneggia a lui.
Anche i Vendicatori assistono alla cerimonia, ma hanno altri pensieri per la testa:"Cosa credi volesse dire Immortus con quella frase, Iron Man?" chiede Wasp.
"Purtroppo non ne ho idea" risponde l' eroe in armatura.
"Occhio di Falco mi ha anche riferito un commento di Kang riguardo alle nostre azioni. Seppur sprezzante ha un fondo di logica: forse dovremmo debellare la minaccia prima che essa si manifesti pienamente".
"Non saremmo Vendicatori, allora".
"Forse, ma potremmo salvare molte più vite: in pochi mesi abbiamo visto il massacro di una nazione, una pseudoreligione che voleva decimare la popolazione terrestre, una letale invasione aliena ed ora questo. Se in qualche modo avessimo intuito ciò in precedenza, avremmo potuto fare molto, molto di più".
Il discorso viene interrotto dall' arrivo di Jikekt, che invita sul palco gli eroi terrestri per ringraziarli del loro apporto. Quasi riluttanti, i Vendicatori lo seguono e, dopo tanto tempo, riassaporano il piacere di sentirsi apprezzati da qualcuno.
"Jikekt" interviene Occhio di Falco "Non vorrei sembrare scortese, ma cosa mi puoi dire riguardo al nostro viaggio di ritorno?".
"Purtroppo la griglia è stata seriamente danneggiata, ci vorrà poco meno di un mese per ripararla".
"Dannazione" dice Wasp rivolgendosi ad Iron Man "Non abbiamo tutto questo tempo: dobbiamo tornare subito sulla Terra, a vedere cosa combinano Gyrich e… Hank".
"C'è in realtà un modo per tornare indietro" dice una voce dietro di loro, quella di Karla Sofen. Tutti la osservano stupiti. Lei continua:"Quando ho contattato la prima volta Songbird, sono giunta sul vostro pianeta tramite un portale spaziale da me stessa creato grazie alle Pietre Kree. Portale che ho creato anche per esiliare Kang, come avete visto. Potrei aprirne uno anche ora".
I Vendicatori si osservano dubbiosi.
"Lo so cosa pensate: che potrei imbrogliarvi" dice Moonstone "Ma cosa ne guadagnerei? Assolutamente nulla. Senza contare che Kang, facendomi questo regalino delle Pietre, ha fatto il doppio gioco con me: mi stanno mangiando dentro e devo liberarmene al più presto. È la vostra ultima occasione per tornare a casa".
"Sono con te, Karla" si fa avanti Occhio di Falco "Il tuo comportamento in battaglia contro Kang ti ha fatto guadagnare la mia piena fiducia". In realtà ciò non è del tutto vero, ma Clint non intende farle sprecare questa occasione per dimostrare che è cambiata.
"Devo ringraziare te per questo" dice lei "Mi hai aperto gli occhi su prospettive che prima non avevo considerato".
"Forza, voi altri: diamole una chance. Se non fosse intervenuta, saremmo ora tutti vaporizzati. Il fatto che ci abbia salvato la vita conterà pur qualcosa, no?".
Timidamente si fa avanti Songbird, poi il Fante di Cuori e Kaina, infine gli altri. Wasp sta per dire:"Ma se osa tradirci…", poi si blocca, in effetti si rende conto che le parole di Moonstone sono sensate.

Qualche minuto dopo.

"Ecco" dice Karla Sofen indicando una vasta distesa "Qui ho aperto il mio primo portale". Dietro di lei, oltre ai Vendicatori, anche una ampia rappresentanza dei sopravvissuti di Kosmos. "Tenetevi dietro, ci sarà una grande manifestazione di potere".
Tutti prestano fede alle sue parole e, mentre si allontanano, Moonstone si concentra, richiama tutte le energie contenute dentro di sé, anche se ciò le provoca un immenso dolore. Si focalizza sull' obiettivo poi, con un urlo di liberazione, rilascia tutte le sue forze. Vi è un lampo accecante, al termine del quale vi è una Karla Sofen esausta a terra che tossisce sangue. Davanti a lei un portale nero, diretto a casa.
"Moonstone" si fa avanti Clint Barton "Hai bisogno…".
"Stai indietro!" intima lei, dandogli le spalle. Urla ancora e ancora, finchè qualcosa esce dal suo corpo e si dissolve ed alla fine non rimane che cenere. "Ecco" indica "Quelle quattro pietre rappresentavano tutta me stessa, ora non esistono più: ora sono solo una semplice umana". Questo ultimo drammatico sacrificio ha convinto più che mai i Vendicatori della bontà delle intenzioni della psichiatra.
Wasp si avvicina al portale:"Dr.ssa Sofen, vuole…".
"No, andate avanti prima voi, io devo riprendere le forze".
Allora la soglia per l' infinito viene varcata dapprima dal Fante di Cuori, Kaina e Iron Man, poi da Songbird, Scarlet, Wonder Man e Wasp, che lancia un ultimo sguardo di intesa ad Occhio di Falco. Costui annuisce e, una volta che la sua compagna di squadra è sparita, si avvicina a Karla.
"Bene, possiamo andare" esclama l' arciere.
"No" ribatte la donna.
"Cosa?".
"Io rimango qui".
"Ma… Ma perché?".
"Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità, Occhio di Falco, sei stato tu ad insegnarmelo: ho le mie colpe nell' assalto di Kang a questo pianeta ed intendo espiarle".
"Sei impazzita e…". Solo all' ultimo Clint vede arrivare il pugno e non può evitarlo.
La gente del pianeta tenta di avvicinarsi, ma Karla alzando la mano li ferma:"No, state tranquilli, non intendo fargli del male, era solo l' unico modo per convincerlo".
La donna si piazza davanti al portale quando Falco si riprende debolmente e tenta di fermarla:"No… non devi…".
"Il potere e la responsabilità, Occhio di Falco: io intendo assumerli tutte e due, con tutte le conseguenze del caso. Ti ringrazio per aver creduto in me". Poi lancia l' arciere dentro il portale, che svanisce pochi secondi dopo. Poi Moonstone si volta verso Jikekt:"Ho molte cose da dire e da confessare. Molte colpe da scontare".
Il giovane alieno annuisce e dirige tutti verso la sala del regno.

Un mese dopo. Stesso pianeta.

"Alto Sovrano!" esclama Tikuak "È accaduto un fatto grave!".
"Cosa, mio fido consigliere?".
"La donna di nome Karla Sofen è fuggita di prigione!".
Il volto dell' alieno assume una espressione stupita:"E come è potuto accadere?".
"Secondo quanto riferitoci, passava attraverso i muri. Così facendo è giunta nella stanza della griglia temporale e spaziale, dove ha costretto il tecnico ad attivarla, per farla ritornare sulla Terra".
"Passava attraverso i muri? Ma come può essere…". Poi Jikekt individua la risposta.

Terra.

In un anonimo villaggio del Kentucky è appena giunta una donna sconosciuta, ma che riesce ad essere invisibile in mezzo alla folla: Karla Sofen!
"Credo che ciò che ho inscenato su Kosmos sia stata la più grande recita della mia vita: ho fatto davvero credere a tutti di essere cambiata, in realtà volevo solo fuggire indisturbata! Ribellarsi a Kang è stato un azzardo, ma è stato ben giocato alla fin fine. Questa esperienza mi ha tuttavia segnato e mi servirà tempo per riprendermi, forse non userò mai più i miei poteri intangibili. Però non potevo privarmi della Moonstone, ormai è parte di me: ho bruciato tre pietre, non quattro, fortunatamente nessuno se ne è accorto. Non credo che i kosmosiani mi inseguiranno, hanno ben altri problemi a cui pensare. Ora… devo solo ricominciare da zero".
E così pensando sparisce tra la gente.

Un mese prima. Zona Blu della Luna.

Il Cristallo dell' Eternità, così lucente, così incredibilmente potente, capace di manipolare ogni aspetto del tempo, cancellare intere linee alternative, modificare anche il più piccolo aspetto della realtà. Un artefatto teoricamente letale, in mano ad un essere che letale lo è davvero: la Suprema Intelligenza Kree!
"È giunto il momento, la rinascita del popolo Kree sta per avverarsi".
Con suoni approntati da tempo, la Suprema Intelligenza attiva il Cristallo, ma subito qualcosa non va: sembra che qualcosa stia interferendo con le sue energie. L' essere non fa nemmeno in tempo a scoprire qualcosa di più che un lampo accecante lo costringe a chiudere i suoi occhi enormi. E quando li riapre… il mondo attorno ad esso è cambiato! Ma non come desiderava.

Note dell' Autore: Prima del ritorno dei Vendicatori, Jarvis vive gli eventi di Avengers Icons 6. Successivamente Iron Man scopre di avere una figlia su Iron Man 10/12.
Come guest-star dell' episodio abbiamo avuto il nuovo Capitan America, Jeff Mace, che appare qui in un dietro le quinte di Capitan America 6.

FINE